In un palasport gremito di preti e laici in ogni ordine di posto, ieri sera si è svolta a Martina Franca la concelebrazione eucaristica per l’ordinazione episcopale di mons. Angelo Panzetta, nuovo arcivescovo di Crotone-Santa Severina.
Presente insieme con tutti i vescovi di Puglia e accompagnato dal vicario generale mons. Gigi Manca, anche l’arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia che solo tre mesi fa, conoscendo bene la sua preparazione teologico-pastorale e la profondità spirituale, aveva incaricato mons. Panzetta perché venisse in diocesi una volta al mese per predicare i ritiri al presbiterio leccese. Ne ha guidati due, uno ad ottobre e poi a novembre. Ma l’elezione a vescovo in una diocesi della Calabria probabilmente “costringerà” l’arcivescovo Seccia a rivedere i piani.
“Sono un prete felice e voglio essere un vescovo felice per questo chiedo la vostra preghiera perché continui a portare a tutti la gioia del Vangelo”. Così ha concluso mons. Panzetta il suo intervento al termine della lunga e intensa celebrazione provocando il lungo applauso di un’assemblea gioiosa e commossa.
“La prima indicazione - ha invece detto nell’omelia l’arcivescovo di Taranto, mons. Filippo Santoro che ha presieduto la solenne liturgia - è mettersi con il capo sul cuore di Gesù, mettersi in ascolto di quel cuore che ha tanto amato il mondo. Un cuore inquieto che veglia sempre”.
“Ma la cosa che ti auguro caro vescovo Angelo - ha proseguito Santoro - che tu possa come Giovanni, fin quando il Signore ti darà vita, ritemprarti alla gioia del primo incontro con il Signore, che ti ha chiamato da una famiglia di un nostro paese, la tua Pulsano, da una mamma casalinga e da un papà operaio dell’Italsider”.
“Sono felice - ha detto il nuovo arcivescovo di Crotone-Santa Severina nel discorso di ringraziamento - di essere stato chiamato al ministero episcopale in questa stagione della vita della Chiesa caratterizzata da tanta complessità ma anche da molte opportunità per chi vuole rendere testimonianza della speranza che è fiorita nella Pasqua di Cristo”.
“In questo momento, segnato da una grande intensità spirituale, sono onorato - ha sottolineato don Angelo - di aver avuto al mio fianco tanti arcivescovi e vescovi che hanno preso parte a questa celebrazione, offrendo anche un segno pubblico e tangibile della fraternità episcopale”.
“Avverto l’esigenza del cuore - ha aggiunto il nuovo arcivescovo di Crotone-Santa Severina - di salutare con particolare affetto i miei confratelli vescovi della Conferenza Episcopale Calabra e dir loro che sento di essere entrato in una grande famiglia, nella quale sarò aiutato a essere all’altezza della responsabilità che mi è stata affidata. Intendo manifestare gratitudine anche a tutti vescovi di origine calabrese, pugliese o provenienti da altre regioni, che con generosità hanno accolto l’invito a partecipare a questo evento di grazia, nonostante le distanze impegnative percorse”. “Sono consapevole - ha concluso Panzetta - delle difficoltà che abbiamo di fronte ma sono certo di poter contare sulla collaborazione leale di un presbiterio consistente, generoso e qualificato e su un popolo che si caratterizza per quella bellezza spirituale che risiede in una vita nella fede, nella carità e nella speranza, nonostante le difficoltà sociali sembrino, talvolta, insormontabili”.