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Ciao vi voglio bene. don Antonello”. Una frase semplice, scritta su un foglio formato A4 con un pennarello rosso e con una mano emozionata.

Una frase che nella sua semplicità quel giorno, che ancora un gruppo di noi ricorda e che oggi più che mai non può dimenticare, riempì di calore il nostro cuore e di lacrime di commozione i nostri occhi. E sì perché era dal mese di luglio 2018 che lui si era improvvisamente allontanato dalla parrocchia e quindi erano mesi che non lo vedevamo e, anche se noi operatori lo sentivamo spesso telefonicamente, il senso di smarrimento e la sua mancanza erano forti.

Iniziammo anche ad inviargli una serie di video in occasione della preparazione dei canti natalizi con il coro e con i bambini, video con cui gli facevamo sapere che ci mancava tanto. E poi arrivò quel giovedì sera di fine novembre 2018. Entrammo in chiesa come ogni giovedì per le prove settimanali e trovammo quel biglietto appoggiato sull’organo con su scritto, appunto, “Ciao, vi voglio bene”.

Lui, il nostro caro don Antonello, nonostante il suo precario stato di salute, quella mattina volle uscire a tutti i costi per venire in parrocchia e lasciarci quel biglietto. In verità dopo qualche giorno rientrò in parrocchia, era guarito, o almeno ci eravamo illusi che lo fosse, ed era di nuovo tra noi. Ma quel biglietto così semplice e che non aveva più senso conservare visto che chi lo aveva scritto, ormai rientrato, avrebbe potuto ripeterci quella frase meravigliosa altre mille volte, quel biglietto nonostante ciò ha continuato chissà perché ad essere custodito tra gli spartiti su quell’organo e, poiché nulla avviene per caso, oggi ne abbiamo capito le ragioni.

Quel biglietto autografo firmato, a distanza di un anno, sarebbe diventato il suo testamento, un messaggio d’amore semplice, perché lui era un uomo semplice, ma al contempo immenso che ci avrebbe dovuto riempire il cuore. In ogni momento, infatti, quel messaggio ci ricorderà quanto bene ci ha voluto e quanto per sempre ce ne vorrà, sì esattamente così, perché su quel biglietto che ora è stato incorniciato ed è proprio lì dove lui lo ha voluto lasciare, su quel biglietto noi leggeremo sempre, ogni volta che alzeremo lo sguardo a guardarlo, “Vi voglio bene” oggi e, ogni domani che verrà, sarà l’oggi in cui lui ce lo ricorderà.

Ma di questo messaggio d’amore noi non potevamo limitarci ad essere meri destinatari e depositari. Da un lato, infatti, è un messaggio che deve rimanere vivo tra coloro che hanno amato don Antonello e sono stati da lui amati, ma come rendere tangibile e concreto questo testamento d’amore? Se lui fosse stato qui cosa realmente ci avrebbe chiesto?

Ebbene, noi tutti sappiamo quanto don Antonello sia stata una presenza costante, importante e irrinunciabile nella vita di tante persone non solo nei momenti di difficoltà, ma anche di sofferenza, quanto lui in silenzio si sia sempre speso in preghiere e supporto spirituale e affettivo verso gli ammalati e, quindi, è bastato pensare a chi fosse realmente don Antonello, al suo grande cuore, perché chi lo ha conosciuto bene, le sue due comunità Mater Ecclesiae e San Pio X, noi tutti, insomma, capissimo che dare una mano concreta a chi come lui sta vedendo la sua vita sconvolta e deturpata dal male oscuro che, purtroppo, ce lo ha portato via sarebbe stato quello che lui avrebbe voluto da noi.

Da qui l’iniziativa di una raccolta fondi nel suo nome, nel suo ricordo, da devolvere al Day Hospital Polo Oncologico Giovanni Paolo II di Lecce. La somma raccolta in questi giorni fino all’Epifania attraverso liberi contributi che ciascuno potrà versare nei salvadanai predisposti nelle due chiese parrocchiali rette da don Sebastiano Latino (fedele collaboratore e ora degno successore di don Antonello) e da don Vito Caputo e nella rettoria di Gesù Maestro a Castromediano, servirà per acquistare strumentazioni, attrezzature o quant’altro ci verrà richiesto dal Polo Oncologico e che poi verrà consegnato in occasione del trigesimo della morte di don Antonello che verrà celebrato il 7 gennaio alle 18 a Mater Ecclesiae.

“Nessuno muore sulla terra finché vive nel ricordo di chi resta” e noi caro don Antonello vogliamo che tu viva in eterno e questo è un modo semplice perché sia così e perché possiamo mettere in atto quanto tu con i tuoi insegnamenti, ma soprattutto con il tuo esempio di vita veramente vissuta ci hai insegnato. Uniti nel tuo nome, in questi giorni per noi difficili senza di te, rispondiamo al tuo messaggio d’amore con un impegno concreto di solidarietà perché, se tu hai voluto dirci in rosso e a chiare lettere vi voglio bene, noi con questo piccolo obolo ti rispondiamo grazie per averci voluto tanto bene. Perdonaci perché, se pur ricambiando il tuo amore, forse non sempre siamo stati capaci di fartelo sentire, ma tu, che oggi siamo certi ci starai ascoltando, devi essere certo che anche noi ti abbiamo voluto un grande bene e che per sempre te ne vorremo.

Anche Portalecce a modo suo vorrà contribuire alla raccolta fondi pubblicando da domani ogni giorno sulla propria pagina Fb fino al 7 gennaio - come un promemoria per chi vorrà sposare la causa delle due comunità e di don Antonello - la locandina qui allegata.

locandina don antonello

 

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