In un contesto quasi totalmente ortodosso si celebra anche quest’anno la Pasqua cattolica nella diocesi di Chisinau, che comprende lo Stato della Moldavia ed il territorio della Transnistria.
Per la prima volta saranno insieme a celebrare la Pasqua con la comunità locale i due sacerdoti missionari leccesi don Cesare Lodeserto e don Massimiliano Mazzotta.
Certamente il contesto è diverso, non ricorrendo come accade spesso, la concomitanza di data tra la Pasqua cattolica e quella ortodossa, infatti quest’ultima verrà celebrata la domenica successiva, il 28 aprile.
Il rito delle celebrazioni è per tutte le parrocchie quello latino, ad eccezione di una sola parrocchia dove si celebra in rito orientale, egual evento che ricorre anche a Lecce con la celebrazione del mistero pasquale nella “chiesa greca”, guidata da Papas Nik Pace dal clero greco-cattolico.
La Settimana Santa è certamente un momento molto importante per le comunità, ad iniziare dalla celebrazione della Messa crismale, nella cattedrale di Chisinau, al mattino del mercoledì santo, dove viene celebrata anche le festa dei sacerdoti. Nella liturgia del Giovedì santo, che ricorda l’istituzione della Eucarestia, vengono accolti i fedeli che per la prima volta ricevono il “corpo di Cristo”, e nella maggior parte dei casi si tratta di adulti che stanno percorrendo un cammino di fede.
Il resto dei giorni del triduo non ha nulla di diverso rispetto alle celebrazioni comuni a tutte le chiese cattoliche.
C’è però qualche tradizione locale come la benedizione del cibo al termine della liturgia notturna della Pasqua. Si tratta delle pietanze pronte sulle tavole dei fedeli che faranno festa e delle ben note uova colorate, preparate nei giorni precedenti alla Pasqua e che non potranno mai mancare il giorno della festa ed anche dopo. Al termine della liturgia i fedeli depongono sul sagrato della Chiesa il cibo preparato per la festa ed il sacerdote pronuncia una semplice benedizione.
La comunità è anche impegnata in gesti di carità, per cui non mancherà la giusta attenzione ai poveri presso le mense sociali della diocesi o ai bambini presso le strutture di accoglienza.
Ben sappiamo che la Fondazione Regina Pacis ha una mensa nella capitale che distribuisce ogni giorno più di centocinquanta pasti, oltre alle tre case famiglia che accolgono minori soli o in difficoltà. Anche per costoro ci sarà una Pasqua con gesti che facciano sentire la gioia di una festa che appartiene a tutta la cristianità.