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Le tradizioni pasquali della nostra terra sono intrise dell'impronta spirituale dell'Oriente cristiano. Così la settimana che segue la Pasqua è particolarmente dedicata al culto mariano, con numerose feste che celebrano la "Theotókos", la Madre di Dio. 

Tutta l'economica della salvezza, che ha il culmine nel Mistero Pasquale, non sarebbe stata donata agli uomini senza il "sì" di Maria. Per questo la Chiesa Orientale magnifica, particolarmente in questo periodo, la Madre di Dio "come lampada luminosa, chiarissima gloria e creatura al di sopra delle altre creature"; così recita il megalinario della Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo, della domenica successiva alla Pasqua.

Presso l'Abbazia di Cerrate, in questa atmosfera di lode mariana, viene concelebrata oggi alle 18,30 la solenne liturgia, in rito greco, dal vescovo della diocesi bizantina di Lungromons. Donato Oliverio e dall’arcivescovo metropolita, mons. Michele Seccia.

La celebrazione è stata voluta dal Fai, Fondo Ambiente Italia, che custodisce tutto l'antico comprensorio abbaziale di origine bizantina.

La celebrazione, oltre a far riecheggiare tutta la bellezza della ritualità orientale, vuole attualizzare e perpetuare un impegno di preghiera per l'unità dei cristiani che può trovare a Cerrate, un centro di riferimento per la realtà diocesana e per tutta la Chiesa.

 

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