Giovedì scorso a Lecce, presso la Chiesa di Cristo Re si è svolto l'ultimo appuntamento della scuola di preghiera per giovani organizzata anche quest’anno dell’Ufficio diocesano di pastorale giovanile retto da don Alessandro Mele.
Al centro della serata le figure di MariaMaddalena e del Risorto con il brano del Vangelo di Giovanni 20,1-18. Dopo la lettura della Sacra scrittura il commento di don Tony Bergamo.
"In ogni tappa – ha spiegato don Tony - di questo appuntamento mensile siamo stati accompagnati nella contemplazione da un testimone. Oggi abbiamo conosciuto Maria Maddalena che aveva sperimentato l'amore di Dio. Quando la mattina andò al sepolcro e lo vide vuoto pensò che avessero rubato il corpo del Signore. In questo Vangelo tutti corrono, non a vuoto, ma verso una meta. Anche Maria corre ma per annunciare. Sant'Agostino diceva che chi ama corre, perciò noi corriamo: perché abbiamo una meta. La scuola di preghiera è servita per entrare nell'arte della preghiera e ci siamo fatti ‘catturare’ da Gesù eucaristia. Dunque è Gesù il vero senso, colui che illumina la nostra vita."
A seguire l'adorazione eucaristica e l'invito da parte dell’arcivescovo Michele Seccia ai giovani di leggere la lettera pastorale "Ascolta popolo mio" e l'esortazione post-sinodale di Papa Francesco "Christus vivit".
Al termine di questa esperienza i giovani hanno potuto comprendere l'importanza della preghiera. E ogni personaggio del vangelo che è stato incontrato ha permesso loro di arricchire la loro vita spirituale. Ognuno ha toccato con mano la straordinarietà nell'ordinarietà per arrivare a Cristo. Non a caso Papa Francesco nella Christus vivit ribadisce proprio questo: "Per Lui tu sei realmente prezioso, non sei insignificante, sei importante per Lui, perché sei opera delle sue mani. Per questo ti dedica attenzione e ti ricorda con affetto. Devi avere fiducia nel «ricordo di Dio: la sua memoria non è un “disco rigido” che registra e archivia tutti i nostri dati, la sua memoria è un cuore tenero di compassione, che gioisce nel cancellare definitivamente ogni nostra traccia di male».[63] Non vuole tenere il conto dei tuoi errori e, in ogni caso, ti aiuterà ad imparare qualcosa anche dalle tue cadute. Perché ti ama. Cerca di rimanere un momento in silenzio lasciandoti amare da Lui. Cerca di mettere a tacere tutte le voci e le grida interiori e rimani un momento nel suo abbraccio d’amore."