Nell'imminenza delle festività natalizie, ieri mattina in cattedrale, l’arcivescovo Michele Seccia ha incontrato un nutrito gruppo di studenti del Corso di laurea in scienze infermieristiche di Lecce.
Insieme con loro erano presenti anche alcuni docenti, oltre che don Gianni Mattia e don Maurizio Ciccarese, i due cappellani addetti al servizio religioso del “Vito Fazzi” di Lecce.
Nella sua omelia l’arcivescovo, dopo aver salutato gli studenti, ha espresso sentimenti di gratitudine per l'importante ambito in cui questi ragazzi hanno scelto di formarsi e, prendendo spunto dalla liturgia della Parola ascoltata durante la celebrazione e dal mistero del Natale in cui “il Verbo si è fatto carne” ha ricordato come prendersi cura del malato è prendersi cura della “carne” di Cristo.
In quanto battezzato, ogni studente è stato invitato a considerare la professione di infermiere come una vocazione al servizio del fratello più bisognoso e debole.
Al termine della celebrazione ha, poi, benedetto lo stendardo del Gruppo Fratres dedicato al “Beato Carlo Acutis”, invitando a prendere esempio da questo giovane, morto a 15 anni per una leucemia fulminante, per un ulteriore servizio di solidarietà efficace verso chi ne ha più bisogno.