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Ieri mattina si è svolta la cerimonia di consegna di un rilevatore delle vene al reparto di pediatria del “V. Fazzi” di Lecce.

 

 

 

La donazione è un’iniziativa dell’associazione Cuore e mani aperte OdV, che opera all’interno del nosocomio leccese da più di venti anni, grazie al cappellano, don Gianni Mattia, che ne è anche fondatore e presidente.

Erano presenti il commissario straordinario di Asl Lecce, Stefano Rossi, Roberta Tornese dalla direzione sanitaria del presidio ospedaliero, il direttore responsabile di Pediatria, Pasquale Paladini.

Il nuovo dispositivo aiuta gli infermieri a trovare le vene in tempo reale e determinare il miglior punto di inserimento dell’ago. L’innovativo strumento crea un’immagine digitale utilizzando luce a infrarossi sulla pelle, localizzando vene, valvole e biforcazioni profondi fino a 15 mm.

Si tratta di un illuminatore che proietta luce vicino agli infrarossi: questa viene assorbita dal sangue e riflessa dal tessuto circostante. L’informazione viene poi catturata, processata e proiettata digitalmente in tempo reale direttamente sulla superficie della pelle del bambino, fornendo un’immagine accurata del reticolo sanguigno del paziente. Con questo dispositivo i medici possono osservare vene periferiche, biforcazioni e valvole e valutare in tempo reale il riempimento o flusso sanguigno venoso. Inoltre, una volta inserito l’ago, può aiutare a navigare le curve dei vasi, localizzare e avere accesso al primo colpo alle vene dei piccoli pazienti.

“È significativo come le date abbiano sempre qualcosa da raccontare. Si apre la notte di tutti i santi. In alcune parti della nostra Puglia questa ricorrenza è celebrata anche attraverso la consegna di doni ai bambini. Il nostro sta nel non arrenderci al fato avverso e continuare a vedere nella malattia la guarigione, nei problemi una soluzione e nella solitudine l’amore di tutti coloro che ci sostengono, premettendoci di non aver paura davanti alle sfide. - sono le parole con cui don Gianni Mattia ha presentato l’iniziativa -. Non mi stancherò mai di dire che la nostra missione è quella di rendere l’ospedale più a misura di bambino e questo perché se trattiamo la malattia non come una condanna e i ‘malati’ non come dei condannati, ma persone esattamente come noi, allora sarà semplice comprendere che ogni ospedale, ogni reparto deve trasmetterci il calore di una casa”.

 

 

Forum Famiglie Puglia