Si è tenuta ieri mattina, in occasione della Giornata del prematuro, la cerimonia di consegna di una lampada scialitica all’Unità di terapia intensiva neonatale “Vito Fazzi” di Lecce.
La donazione è un’iniziativa dell’associazione Cuore e mani aperte, fondata più di vent’anni fa dal cappellano del “Fazzi”, don Gianni Mattia, che ne è anche il presidente.
Erano presenti il commissario straordinario di Asl Lecce, Stefano Rossi, Carlo Sabino Leo e Roberta Tornese dalla direzione sanitaria del presidio ospedaliero, il direttore responsabile f.f. dell’Utin, Adriano Bove e i precedenti responsabili, medici Raffaele Longo, Maria Antonietta Pulito e Fernando del Cuore.
La lampada scialitica è una speciale fonte di luce che permette, in sala operatoria, di illuminare il campo chirurgico in modo uniforme, grazie a un’intersezione di fasci di luce. La caratteristica della lampada scialitica è quella di assicurare un'illuminazione priva di ombre e fredda (priva cioè della radiazione infrarossa che trasmetterebbe calore ai tessuti), agevolando così il lavoro del chirurgo che ha a sua disposizione un campo operatorio chiaro, netto e omogeneo.
Alla cerimonia sono intervenuti i musicisti Ciky Forchetti, Eleonora Pascarelli e Marco Tuma che hanno regalato alcuni minuti di musica ai piccoli degenti del reparto e alle loro mamme.
“In questa giornata speciale dedicata ai prematuri - ha detto don Gianni – viene donata al reparto di terapia intensiva neonatale una lampada scialitica. Una lampada importantissima durante le operazioni chirurgiche, uno strumento che potrà aiutare la mano del chirurgo/a ad essere la mano di Dio. Il termine scialitico deriva dal greco e significa ‘privo di ombre’ e lo trovo giusto, perché è esattamente questo che vuole fare, togliere ogni ombra dalla vita dei bambini”.