Una bella partecipazione, domenica scorsa, per la Festa della Pace dell'Azione cattolica dei ragazzi della diocesi di Lecce, manifestazione fortemente attesa e desiderata dai ragazzi e dagli educatori, dopo tre anni di sospensione dei grandi appuntamenti di gruppo diocesani.
Oltre 200 ragazzi, insieme ai loro educatori e genitori, provenienti dalle varie parrocchie della diocesi, hanno gridato forte il loro desiderio di pace e hanno dimostrato che ci si può, anzi si deve, ancora oggi impegnare ogni giorno, nel nostro piccolo, per diffondere pace, nei suoi vari significati.
La festa ha avuto inizio sul piazzale della parrocchia di San Sabino, a Lecce, e si è spostata, con una maratona di pace, verso la parrocchia di San Giovanni Battista, attraverso le strade dei quartieri di queste due comunità parrocchiali. Durante la mattinata, si sono susseguiti i saluti del responsabile diocesano Acr, Marco Calabrese e di tutta l'equipe diocesana, insieme all'assistente don Cosimo Marullo, e del presidente diocesano Mauro Spedicati.
Quest’ultimo ha lasciato a tutti i presenti, adulti e ragazzi, l’invito a riflettere sullo slogan nazionale del mese della pace, che può essere letto nel duplice modo “Àllenati alla pace” e “Allenàti alla pace”, e che porta con sé delle sollecitazioni importanti sull’impegno, sia personale che comunitario, per la pace. A ciò è seguito il saluto del presidente provinciale del Coni, Luigi Renis, che, restando sempre sulla metafora dello sport, ha invitato i presenti a riflettere sul ruolo importantissimo, affidato ad ognuno, di essere anche allenatori di pace verso chi si ha attorno.
Infine, le parole di don Cosimo, durante l’omelia della santa messa, hanno lasciato nel cuore di tutti un desiderio forte di alzarsi in piedi, mettersi in cammino e seminare pace, perché la pace è una condizione di vita essenziale ed ogni uomo e donna su questa terra meritano di assaporarla.
La mattina si è conclusa con i doverosi ringraziamenti a chi ha risposto “presente” all’invito dell’Azione cattolica diocesana, alle comunità parrocchiali che hanno ospitato la manifestazione e a tutti coloro che, ogni giorno, anche ispirati dalle parole di don Tonino Bello “In piedi, costruttori di pace”, si adoperano per realizzarla.