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Ieri, 27 settembre, è stato promosso a Lecce come in molte altre città, un corteo globale chiamato «Fridays for Future» , istituito e voluto fortemente dalla sedicenne Greta Thunberg, la quale ha scosso in maniera efficace una generazione intera sul problema climatico, dell’inquinamento e delle risorse naturali.

Il corteo ha avuto luogo nei pressi di Porta Napoli, dove i ragazzi (delle scuole superiori e non) si sono radunati per far vedere che non è più il tempo di parlare ma che è giunta l’ora di svegliarsi e di «correre» in soccorso dell’ambiente. Una volta radunati, i giovani si sono diretti in corteo per le strade della città, esibendo i loro striscioni e cartelloni, in cui, tramite frasi create da loro stessi e vari slogan scanditi, hanno espresso il loro disaccordo verso la società moderna che sembra completamente indifferente verso un problema che sta diventando sempre più ingestibile e difficile da risolvere mentre il tempo passa.

Il corteo si è concluso in Piazza Sant’Oronzo, dove i ragazzi si sono riuniti tutti in cerchio al centro della piazza per parlare e dire la loro opinione riguardante questo argomento che è diventato il problema principale di questa società. Questo movimento di protesta può essere considerato nell’orizzonte espresso dalla enciclica «Laudato sì» di Papa Francesco, in cui il Sommo Pontefice ha parlato anche del problema climatico. In questo senso il Papa, infatti, afferma sul clima: «i giovani esigono da noi un cambiamento. Essi si domandano com’è possibile che si pretenda di costruire un futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale e alle sofferenze degli esclusi» (n.13).

Del resto il Papa ricorda anche che «Sorella terra protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla…dimenticando che noi stessi siamo la terra. Il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora» (n.2). Parole che non possono passare, assolutamente, in secondo piano e che hanno trovato nei giovani una forte cassa di risonanza.

I giovani hanno risposto positivamente a questo tema, risvegliando nel cuore anche degli adulti un’attenzione. Noi giovani siamo stati strumenti e voce affinché tale messaggio arrivi nei vari ambiti sociali con la sincerità e la semplicità che caratterizza la nostra età. L’auspicio è che questa giornata continui attraverso azioni quotidiane che sappiano aver cura della casa comune, affinché resti immagine della bellezza di colui che ha creato tutto ciò: Dio.

 

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