Un concreto Natale di solidarietà quello che si è svolto ieri all’ora di pranzo nella chiesa Sant’Irene a Lecce trasformata per l’occasione in una grande sala da pranzo.
I ragazzi della Comunità di Sant’Egidio hanno infatti dato appuntamento a tutti i poveri della città per trascorrere una giornata di festa e di convivialità pranzando tutti insieme.
A fare gli onori di casa mons. Flavio De Pascali vicario generale della diocesi e rettore della chiesa un tempo tenuta dai Teatini, ordine religioso ormai scomparso. Un’ospitalità curata nei minimi dettagli con i colori del Natale, rosso e dorato, preponderanti sulla tavola e un menù che prevedeva aperitivi di benvenuto, lasagna al sugo, scaloppine di pollo, contorni della casa, frutta di stagione, panettone e spumante.
A tavola anche il sindaco Carlo Salvemini e l’arcivescovo mons. Michele Seccia che ha benedetto il cibo, è passato tra i tavoli per salutare i commensali e non è mancato di entrare in cucina per ringraziare le persone che con la loro disponibilità stavano rendendo possibile quei bei momenti.
Numerosa la presenza dei giovani volontari della Comunità di Sant’Egidio e delle altre mense Caritas della ittà che nella giornata di ieri sono rimaste chiuse per creare un unico grande punto d’incontro nel centro storico. Notevole anche la presenza di scout che hanno servito ai tavoli i fratelli meno fortunati.
Come sottolineato da Maria Teresa Greco, referente per Sant’Egidio, la loro vicinanza ai poveri è costante, tant’è che “le persone sedute in chiesa noi le incontriamo spesso durante tutto l’anno andandole a trovare una volta a settimana. Questo pranzo è la celebrazione dell’amicizia e della fraternità, noi vogliamo costruire una famiglia; per noi i poveri non sono degli assistiti, ma sono degli amici e crediamo di poter realizzare con loro una vera e propria alleanza per la pace. Oggi sono presenti sia stranieri che italiani ed è bella questa alleanza tra cristiani e musulmani che hanno accolto con gioia l’invito a venire a pranzare in una chiesa”.