Quando la cultura incontra la solidarietà e si mette al suo servizio, le brutture del quotidiano lasciano spazio alla bellezza vera. Lecce si prepara a spalancare i suoi cuori per una iniziativa speciale, "Dona l'Arte", un'asta di solidarietà con opere d'arte contemporanea: una "chiamata alle arti", come è stata definita, in favore di chi vive in condizioni di indigenza e di difficoltà.
L'evento, che si terrà domenica 3 febbraio alle 17 presso la Fondazione Casa della Carità di Lecce, è organizzato proprio dalla Fondazione Casa della carità e dalla Cooperativa sociale Tau, con il sostegno e la collaborazione dei critici e storici dell’arte Lorenzo Madaro e Brizia Minerva.
La Casa della Carità è da anni attiva nel sociale con azioni di contrasto della grave povertà urbana attraverso progetti di inclusione sociale a sostegno della sussistenza fisica, dell’autonomia abitativa e, da oltre un anno grazie al contributo della Cooperativa Tau, anche dell’autonomia occupazionale degli indigenti italiani e stranieri. In questa occasione le due realtà, supportate dai due esperti, hanno chiamato a raccolta tanti artisti e collezionisti d'arte, che stanno mettendo a disposizione alcune loro opere. “Contiamo molto - confessano gli organizzatori - sul prezioso supporto dei tanti artisti e appassionati d’arte che da sempre sono vicini al mondo della solidarietà e che possono aiutarci a generare e sostenere nuove progettualità e prospettive sociali nel nome della cultura”. Battitori d'eccezione saranno alcuni tra i protagonisti del mondo della cultura, del giornalismo e della politica pugliese.
L'iniziativa nasce da una idea di Lorenzo Madaro, giornalista e critico d'arte: "Da molti anni - spiega - lavoro per recuperare storie obliate e protagonisti ormai dimenticati della cultura visuale pugliese e italiana del Novecento, con mostre, articoli e pubblicazioni. Da un po' di tempo però penso che sia necessario anche un impegno concreto, che vada oltre la ricerca curatoriale e la cultura in senso stretto e che possa sostenere i percorsi di una realtà che si impegna, con una militanza attiva e sensibile, verso chi è in difficoltà, nella nostra città. Perciò ho proposto alla Fondazione Casa della carità di Lecce un progetto di questo tipo. Abbiamo quindi coinvolto amici artisti e collezionisti per mettere a disposizione di 'Dona l'arte' le opere ed io stesso ho messo a disposizione, opere di Vittorio Balsebre, Rita Guido, Corrado Lorenzo e altri nomi della mia collezione, proprio perché 'Dona l'arte' è una 'chiamata alle arti' e tutti dobbiamo impegnarci per sostenerla adeguatamente. Perciò ringrazio tanto tutti gli artisti che hanno immediatamente aderito".
Al suo fianco, ancora una volta, Brizia Minerva, critica e storica dell'arte. Una sinergia, quella tra i due esperti, protagonisti negli ultimi anni di alcuni fra i più importanti progetti artistici e culturali sul territorio, che rappresenta un valore aggiunto per l'iniziativa e offre garanzie sulla qualità, il valore e l'originalità delle opere messe all'asta. "Siamo partiti - spiega Brizia Minerva - con l'idea di aprire i cuori e le menti, organizzare dunque qualcosa che avesse la duplice finalità di aiutare il prossimo in difficoltà, ma anche quella di far veicolare l'arte. Ci saranno opere di artisti storicizzati, come De Candia, Leandro, Della Notte, ma anche di artisti contemporanei viventi, attestati o emergenti. Al momento hanno confermato la propria adesione, anche Fernando De Filippi, Cosimo Damiano Tondo, Giuseppe Zilli, Antonio Massari, Pietro Guida, Alessia Rollo, Davide Russo, Paolo Ferrante, Emilio D'Elia, Luca Coclite, Efrem Barrotta. E molti altri stanno aderendo in queste ore. L'invito a partecipare all'asta è rivolto a tutti: l 'evento non è pensato per gli esperti, né saremo lì a speculare sulle opere. Sarà una bella serata di comunità e di solidarietà, un'occasione per far del bene veicolando bellezza".
La Fondazione Casa della carità destinerà il 100% delle risorse ricavate per l'acquisto di beni di primissima necessità destinati ai più bisognosi.
Per info 3291888766.