Si è tenuta ier presso l’Unità operativa di pediatria dell’ospedale di Gallipoli, la cerimonia di consegna di un bilirubinometro e di un rilevatore delle vene a raggi infrarossi.
L’iniziativa è frutto della collaborazione tra l’associazione “Cuore e mani aperte - OdV”, presieduta da don Gianni Mattia, l’sssociazione “Amici di Anastasia”, presieduta da Antonella Alfarano e l’Asd Mtf Superbike di Gallipoli.
Alla cerimonia erano presenti, oltre ai rappresentanti delle tre realtà associative, il direttore sanitario ASL Lecce, dott. Antonio Bray, la dott. Assunta Sapia, in rappresentanza della direzione medica di Presidio, il dott. Alessandro Tronci, ex primario del reparto e la dott. Roberta Inguscio, direttore responsabile f.f. dell’Unità operativa interessata.
Per l’associazione “Cuore e mani aperte” non si tratta della prima donazione a favore del reparto pediatrico del nosocomio gallipolino: tra le altre è da menzionare l’umanizzazione pittorica dell’intera unità operativa nel luglio del 2021 e il dono di una ludobarella nel dicembre del 2018, allo scopo di favorire la distensione psicologica del piccolo ricoverato, così da accelerare, altresì, la sua guarigione.
“Mi piace pensarci come se fossimo davvero cuore e mani aperte in un grande abbraccio. Come se aprendo le braccia si potesse accogliere tutta la terra del Salento che ci scorre nelle vene dando forza al nostro cuore - sono le parole con cui don Gianni Mattia presenta l’iniziativa - Nel corso degli anni ho incontrato tanti bambini nel loro percorso di vita. Non voglio definirlo percorso di malattia, perché i bambini non sanno cosa essa sia e quindi continuano a essere bambini che guardano al mondo con meraviglia e fiducia. Li osservi in questi letti più grandi di loro e vorresti poterli sollevare con ali d'Angelo per liberarli dal dolore e per restituirli sorrisi, colori, giochi e storie magiche. Impotenti nel nostro dover accettare le vie che la vita disegna per noi, abbiamo scoperto di poter sopperire all'impotenza attraverso l'esserci di tutti i nostri sostenitori, che legando il loro cuore al nostro, riescono a creare dei veri spazi di condivisione e dono. E nascono questi piccoli grandi gesti, dove le pareti si animano di fantasia e la tecnologia ci viene in soccorso per limitare il dolore nei più piccoli. Il bilirubinometro permette di rilevare il livello di bilirubina nel sangue dei bambini senza bucarli, ma attraverso il sudore. Ed ecco che la ricerca della cura passa attraverso un atto di gentilezza, una carezza che non porta pianto. Il rilevatore delle vene, invece, consente di evidenziare le vene più in superficie per far sì che esse possano essere trovate subito senza dover correre il rischio di procedere per tentativi. I bambini sono cuori delicati e il nostro desiderio più grande è quello di poterli liberare il più possibile dal dolore e dalla paura, fino a che non si potrà cancellare del tutto la malattia. L'amore è il dono più bello che si possa fare. Grazie a tutti”.