La prima domenica di marzo anche nella diocesi di Lecce, si celebra la Giornata del carcerato come momento di preghiera nei confronti dei fratelli detenuti e di sensibilizzazione verso le problematiche della reclusione.
L’Ufficio diocesano di Pastorale carceraria e l’Associazione di volontariato carcerario Comunità Speranza invitano le comunità parrocchiali a pregare per i detenuti e per le loro famiglie, durante le messe festive.
Inoltre, per una solidarietà più concreta l’Ufficio e la Comunità Speranza invitano i parroci a lanciare un accorato appello ai propri fedeli per la raccolta di abiti nuovi o semi nuovi e di prodotti per l’igiene personale quotidiana da destinare ai detenuti indigenti, sempre più numerosi.
“I detenuti – scrivono in una nota gli organizzatori della Giornata a Borgo San Nicola - sono persone che scontano una condanna per un reato commesso, persone già giudicate dalla legge, ma che necessitano, come tutti coloro che sbagliano, di comprensione e solidarietà”.
“La logica cristiana – prosegue il comunicato -, nella quale Comunità Speranza, associazione di volontariato carcerario si rispecchia, non è la legge del taglione, ma quella della riconciliazione che condanna il reato, ma dà una possibilità al reo. Siamo solidali con le vittime del delitto: non chiediamo sconti per chi ha sbagliato, ma vogliamo che la sua dignità venga salvaguardata e vogliamo soprattutto che l'uomo che c'è dietro all'errore, al reato, abbia l'opportunità, in linea con l'art. 27 della Costituzione, di essere sostenuto durante la detenzione a rivedere criticamente il suo passato deviante”.
“Per l'occasione - concludono - è stato promosso dal cappellano del carcere don Alessandro D’Elia, un torneo di calcio tra detenuti dell'alta sicurezza, come momento di aggregazione... ma anche di riflessione e preparazione alla giornata ed alle celebrazioni eucaristiche di domenica 3 marzo”.