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“Il Fentanyl è 50-100 volte più potente della morfina, ma nei laboratori clandestini si sintetizzano droghe che arrivano a 100mila volte più potenti della morfina”.

 

 

Lo dice Sabina Strano Rossi, presidente del Gruppo tossicologi forensi italiani, che ha partecipato ieri, insieme con il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Alfredo Mantovano (vedi articolo di copertina di oggi), alla presentazione del Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl, a Roma. “Costa poco sintetizzarlo, e in Usa si vende a pochi dollari per una dose”, conferma l’esperta. Mentre l’Italia ha realizzato il piano di allerta che “nasce per prevenire un’eventuale diffusione del Fentanyl come si sta verificando negli Usa”. “Attualmente si ha notizia di alcuni sequestri e di un numero limitato di decessi Fentanyl correlati, decisamente inferiori alle morti causate da altri oppioidi, come metadone ed eroina, oppure da cocaina”.

 

Professoressa, quali sono gli obiettivi del piano?

Anzitutto, limitare e contrastare sin da subito l’eventuale diffusione del Fentanyl come sostanza a scopo ricreazionale nel nostro Paese. Quindi, si vuole contrastare l’ingresso attraverso canali illeciti, come il web, di sostanza prodotta illegalmente. Un’altra azione è quella di continuare a controllare, come si è sempre fatto, l’eventuale distrazione di medicinali a base di Fentanyl da ospedali e farmacie. Nel nostro Paese vi è una grande attenzione al controllo dell’acquisto e alla conservazione di queste sostanze per uso clinico.

 

Perché si è resa necessaria questa azione di prevenzione?

Negli Usa si è arrivati a una situazione preoccupante perché la sintesi di Fentanyl in laboratori clandestini è economica. E questo ha comportato una grande diffusione della sostanza assieme al fatto che sembra che ci sia una diminuzione di produzione di eroina in Afghanistan. Quindi assistiamo al tentativo di utilizzare un’altra sostanza con stesso meccanismo di azione dell’eroina che, con dosi decisamente inferiori, può produrre effetti simili.

 

Quale può essere il target-bersaglio?

In generale, le fasce giovanili sono le più attratte dalle nuove sostanze psicoattive, con effetti diversi tra di loro ma tutte estremamente pericolose. Le droghe classiche, come eroina e cocaina, sono trasversali nelle diverse fasce di età. Le intossicazioni acute mortali in Italia sono più frequenti nella fascia tra 30 e 50 anni, ma diffuse in tutte le fasce di età, comprese i giovanissimi. L’uso di sostanze stupefacenti e soprattutto di nuove sostanze psicoattive è infatti purtroppo diffuso tra i giovani, ed i segnali che si colgono, come diceva il sottosegretario Mantovano, provengono anche dalla pubblicità fatta a queste sostanze da alcuni trapper. Pubblicità che attrae i giovani, incuriositi da nuove esperienze.

 

Attraverso il piano nazionale, in che modo si interviene?

Il piano prevede un’azione di prevenzione, con azioni congiunte di diversi ministeri e istituzioni per il potenziamento dei controlli sul territorio e sul web per evitare l’ingresso della sostanza prodotta clandestinamente o la distrazione di quella acquisita da ospedali e farmacie a scopi terapeutici, la diagnosi tempestiva delle intossicazioni acute, la formazione dei giovani e delle famiglie, nonché delle forze dell’ordine. Altra azione di prevenzione verrà attuata anche attraverso una maggiore acquisizione di scorte di Naloxone, che è l’antidoto al Fentanyl e a tutte le altre sostanze oppiacee, come eroina e metadone. Dosi da mettere a disposizione sia in pronto soccorso e nelle farmacie, come già previsto ma in quantità superiori, sia agli operatori delle Forze dell’Ordine, che possono essere esposti accidentalmente a queste sostanze durante operazioni di polizia.

 

Alla luce della sua esperienza, che cosa ha rilevato in merito all’assunzione incontrollata di Fentanyl?

Sebbene limitate, ci sono state nel corso degli anni intossicazioni mortali da Fentanyl e da altri oppiacei. Tutte le sostanze stupefacenti possono portare a un’intossicazione acuta mortale. Per alcune, come in questo caso, sono necessarie quantità inferiori dell’eroina, che è il suo analogo per provocare il decesso. C’è poi da considerare che quando si acquistano prodotti da spacciatori oppure online, non ci sono garanzie sulla qualità. A volte sostanze stupefacenti vengono addizionate di Fentanyl senza che l’acquirente lo sappia. Quindi, l’utilizzatore può correre il rischio di assumerlo a sua insaputa, pensando invece di assumere altre sostanze.

 

Come resistere a queste sostanze?

Il Fentanyl è un farmaco utilissimo, sotto controllo medico, per la terapia del dolore ma il rischio è che se ne faccia un uso distorto. Il mio appello è quello di non rischiare la vita per tentare un’esperienza diversa. Il suo utilizzo, al di fuori di canali leciti, è pericolosissimo. La dose letale è molto vicina a quella efficace.

 

 

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