Come ogni Natale, i Giovani per la Pace della Comunità di Sant’Egidio, organizzano, anche a Lecce e Brindisi, il tradizionale pranzo di Natale con i poveri, gli anziani e tutte le famiglie in difficoltà conosciute durante l’anno.
È un modo per celebrare l’amicizia costruita nel corso dell’anno, in un momento di festa comune e in un clima familiare. Quest’anno, a causa della pandemia, non si potranno organizzare le lunghe e festose tavolate a cui siamo abituati ma, la Comunità di Sant’Egidio ha trovato il modo di reinventarsi e non rassegnarsi ad un Natale senza gioia.
Il bisogno aumenta, le domande di aiuto e di amicizia crescono, le conseguenze della crisi sanitaria ed economica globale sono sempre più evidenti e, perciò, la necessità di costruire un Natale di serenità per tutti si fa sempre più impellente e richiede un impegno certamente maggiore rispetto al solito.
Più di cento ceste natalizie sono pronte per essere consegnate il giorno della viglia alle famiglie in difficoltà. Ovviamente Babbo Natale ha pensato anche a loro e, insieme alle ceste, saranno consegnati dei regali pensati per ognuno dei componenti della famiglia, dai più grandi ai più piccini. Il nome di ognuno sarà scritto su ogni busta regalo. È una scelta precisa, la scelta di volere che nessuno resti anonimo ma che ognuno sia considerato e parte di una famiglia larga quanto il mondo! Preparare tutto questo è stato possibile grazie alla generosità di tanti che in un modo o nell’altro hanno dato una grande mano alla realizzazione del Natale. Chi lo ha fatto fisicamente, passando interi pomeriggi sistemando le ceste o incartando i regali, chi lo ha fatto con un semplice piccolo gesto come l’acquisto di una spesa o di un dono. Chi ha aiutato con un’offerta economica e chi, invece, ha messo a disposizione le proprie competenze professionali. Il programma natalizio è vasto quanto i legami costruiti.
Stasera, vigilia del Natale, infatti, sono previste cene calde e gustose ed un regalo personale per i tanti senza dimora che abitano la città di Lecce. Il 25, infine, ci si ritroverà presso la Basilica di Santa Croce, alle 12, con le famiglie e i senza dimora per celebrare, insieme, nel rispetto delle norme anti-Covid, la liturgia natalizia, presieduta da don Flavio De Pascali.
A Brindisi ci si ritroverà presso la cattedrale e la messa sarà presieduta da don Mimmo Roma. Il modo migliore per ritrovare il senso della festa e unire la dimensione spirituale con quella dell’amore verso il prossimo, due dimensioni tra loro indissolubili. Anche al termine della liturgia sarà distribuito sul sagrato della Chiesa un pranzo caldo che gli amici senza dimora potranno consumare per vivere anche il giorno di Natale in modo un po’ più festoso. I pasti che saranno distribuiti il 24 ed il 25 e la carne che, invece, sarà distribuita alle famiglie insieme alle ceste natalizie sono stati acquistati presso piccoli esercenti locali, un modo come un altro per darsi una mano in tempi di difficoltà.
La pandemia ha sconvolto tutti, rendendo ancora più deboli quelle persone già fragili. Soprattutto, ne hanno pagato le conseguenze gli anziani, in particolar modo gli anziani ospiti delle Rsa. Sono rimasti isolati da ogni tipo di relazione e da ogni affetto ma non sono stati dimenticati dagli amici della Comunità di Sant’Egidio, che tra tante difficoltà hanno trovato, comunque, il modo di restargli accanto anche non potendo andare a trovargli di persona. Anche per loro è previsto un pensiero per il giorno di Natale. Un piccolo dono personale che vuole essere una voce di speranza per la loro vita e un augurio di un tempo nuovo in cui sarà possibile tornare ad incontrarsi e ad abbracciarsi.