Un appello al ministro per le disabilità Erika Stefani “affinché i caregiver, ma quelli veri, vengano vaccinati contro il Covid-19 il prima possibile”.
A lanciarlo è lo psichiatra Tonino Cantelmi, direttore sanitario dell’Istituto Don Guanella di Roma che si occupa di pazienti con disabilità cognitiva, autismo e disturbi del neurosviluppo. Sulle vaccinazioni ai caregiver non c’è chiarezza, e prendendo spunto dalla notizia della vaccinazione in Toscana ad un sedicente caregiver, ma soprattutto dalla realtà che ogni giorno tocca con mano, Cantelmi afferma: “Noi abbiamo circa 200 ospiti residenziali, abbiamo aperto il reparto Covid che funziona benissimo e nel quale accogliamo disabili gravi da tutta la regione – attualmente ne abbiamo ricoverati una decina – e siamo riusciti a curarli tutti. Siamo riusciti anche a vaccinare tutti i pazienti residenziali ma non riusciamo a far vaccinare i semi residenziali che vengono da noi la mattina e rientrano a casa la sera”.
“Non essendo totalmente in carico a noi - spiega - non possiamo vaccinarli; devono farlo le Asl in base alle loro liste, ma i codici non coprono tutte le malattie”. Ad aggravare la situazione, prosegue il direttore sanitario, il fatto che “ancora non venga prevista la vaccinazione per i caregiver, genitori che rinunciano letteralmente alla propria vita per accudire e assistere h 24 un figlio con disabilità cognitiva grave”. In molti casi ragazzi con meno di 18 anni, che per la loro età al momento non possono essere vaccinati.
Per Cantelmi “è intollerabile che persone che si dedicano a tempo pieno a ragazzi autistici e/o con disturbi del neurosviluppo non vengano prese in considerazione”. Di qui l’appello al ministro Stefani: “Faccia pressioni affinché tutti i veri caregiver - e ne abbiamo moltissimi in Italia - vengano vaccinati il prima possibile. Il ministro dovrebbe fare qualcosa per loro, e non domani, ma subito”.