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Il più giovane tre i cinque i nuovi Venerabili della Chiesa di cui il Papa ha riconosciuto le virtù eroiche è Matteo Farina, il diciottenne di Brindisi morto per malattia dopo una esemplare vita di fede cristiana.

 

 

Un ragazzo della cosiddetta "generazione X", Matteo Farina, scomparso nel 2009. Con l’udienza di ieri al cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, Papa Francesco ha riconosciuto per decreto l’eroismo delle virtù cristiane di questi Servi di Dio, ora appellati come Venerabili.

  

Amore di Dio, "malattia senza cura" 

Un “infiltrato”, capace di “entrare silenzioso come un virus”. Sembra strano, in epoca di pandemia, che questo possa essere stato l’obiettivo di un probabile futuro santo. Matteo Farina se lo era posto, diventare un giovane in grado di contagiare i coetanei con l’amore di Dio, che definiva “una malattia senza cura”. Perché questo era Matteo, un ragazzo con una grande fede, e come tutti coloro che hanno una grande fede aveva voglia di trasmetterla ai più vicini.

Un piccolo eroe, Matteo. Piccolo per la sua età - quando chiude per sempre gli occhi ha 18 anni. Da quando ne ha 13 combatte con un tumore al cervello. Una lotta uguale a quella di tutti i malati, operazioni alla testa e chemio e speranza di farcela. In Matteo brilla però la luce di chi fin da piccolo - assieme a mamma Paola, papà Miky e alla sorella maggiore Erika - ha preso familiarità col Vangelo, che per tutti, e soprattutto per Matteo, è un libro da leggere ogni giorno e ogni giorno vivere.

Integrato ma cristiano

È un tipo mite e affabile ma i suoi compagni di scuola, gli amici, sanno che quando scoppierà un litigio le parole migliori per fare pace saranno quelle di Matteo. Lo ribattezzano, con stima, il “moralizzatore” proprio perché non perde occasione per fare riferimento a Dio nelle cose di tutti i giorni. In una pagina del suo diario di 15.enne scrive: “Mi piacerebbe riuscire ad integrarmi con i miei coetanei senza essere però costretto a imitarli negli sbagli. Vorrei sentirmi più partecipe nel gruppo, senza però dover rinunciare ai miei principi cristiani. È difficile. Difficile ma non impossibile”.

La malattia lo costringe a viaggi in Germania e a lunghe convalescenze che lo restituiscono alla vita “normale” con intatta la voglia di vivere della sua età. Il cancro scava anche nella sua anima, la rende essenziale come ogni esperienza di dolore. Matteo si affida a Dio in tutto e per tutto e quando la medicina con lui si arrende negli ultimi giorni di vita si offre per la salvezza delle anime e la conversione dei peccatori. Muore il 24 aprile 2009 nella sua Brindisi.

*Vatican news

LA NOTA DELL’ARCIDIOCESI DI BRINDISI-OSTUNI. SABATO CAMPANE A FESTA

Oggi il Santo Padre, Papa Francesco, ha fatto all’arcidiocesi di Brindisi-Ostuni un grande dono: ha autorizzato la promulgazione del decreto sulla eroicità delle virtù del nostro amato Servo di Dio Matteo Farina.
Da oggi Matteo è Venerabile Servo di Dio. Siamo grati al Santo Padre, al card. Giovanni Angelo Becciu Prefetto e ai membri della Congregazione delle cause dei santi per il lavoro svolto nonostante le difficili attuali circostanze. 

É questo un passo importante verso la beatificazione che, speriamo a Dio piacendo, non sarà lontana se lo studio sul miracolo, ora in corso, darà esito positivo.
Un passo importante perché significa che la Chiesa riconosce che questo giovane, nato e cresciuto nella fede nella nostra Chiesa diocesana, ha vissuto eroicamente il Vangelo, con assoluta fedeltà, giorno per giorno.
É un segno di speranza e di rinascita per tutti noi, in questo momento difficile: Matteo ci insegna che la fedeltà al Signore premia sempre, dona forza e serenità nelle prove della vita. Rendiamo grazie a Dio per il dono che ci ha fatto tramite Matteo. 

In segno di gioia e di comunione tutte le chiese dell’arcidiocesi suoneranno le campane a festa sabato 9 maggio, alle ore 18,00.

 

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