Una ripartenza che punta all'efficacia e non all'efficienza per un discernimento sempre più sinodale e missionario e che deve avvia i processi giusti in questo tempo di emergenza. È questo il senso di un documento indirizzato ai sacerdoti e agli operatori pastorali della diocesi di Nardò-Gallipoli.

E questo è anche l'augurio che viene dalla lettera introduttiva al LIBRETTO del vescovo, Fernando Filograna e dalla presentazione di mons. Piero De Santis vicario episcopale per la pastorale a questa raccolta di sussidi che abbraccia tutti gli ambiti della pastorale diocesana: la liturgia, la carità, la catechesi, la famiglia, il sociale, la comunicazione, i giovani.

“Rinnovarsi - scrive mons. De Santis - è l'unico modo che abbiamo per vivere coerentemente e fruttuosamente la missione pastorale. (…) L'indisponibilità alla creatività e la paura del “nuovo” possono innescare il pericolo di proporre un'azione pastorale incapace di veicolare l'essenza dell'annuncio cristiano neutralizzando il “contagio” della fede. (…) Non si tratta tanto di “fare cose nuove” ma di “fare nuove le cose”, di qualificare un'azione pastorale condivisa da “discepoli missionari”, capaci di individuare o ritenere solo ciò che è importante e necessario in quanto facilita l'incontro delle persone con il Signore, la relazione con Lui e tra di noi, e la testimonianza della vita nuova nella Chiesa, nel mondo, in ogni luogo della quotidianità”.

Il documento successivamente affronta i vari ambiti facendo comprendere come uno non prescinde l'altro anzi lo alimenta e ricorda che bisogna comprendere meglio quale volto di Chiesa si sta profilando davanti a noi.

“La Provvidenza – conclude il vescovo Filograna nella lettera di introduzione - ci saprà indicare itinerari inediti ed entusiasmanti che portano all'incontro con il Signore, il quale insieme con noi farà nuove tutte le cose e permetterà di continuare a costruire la civiltà dell'amore. In attesa di incontrarci e vivere la gioia di un nuovo inizio, mentre rinnovo la gratitudine a tutti i responsabili degli uffici diocesani, vi ricordo e vi consegno le parole dell'apostolo Paolo ai Romani: «Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto» (Rm 12,1). Coraggio, possiamo fare molto con l’aiuto del Signore. Come sempre vi accompagno con la mia preghiera e la mia benedizione”.