Un furto, l’altra notte, ai danni del Centro interparrocchiale di prima accoglienza Mamre. Rubati, tra l’altro, computer e generi alimentari.
Lo annuncia la Caritas di Andria: “Introdursi di notte in un orario in cui il Centro era chiuso rappresenta una grave violazione. Portare via strumenti tecnologici (computer e sistemi), che servono per una gestione corretta dei servizi elargiti, rappresenta una grave violazione della privacy. Prelevare generi alimentari frutto di donazioni, acquisto da parte della Caritas diocesana, contributo dell’Agea, rappresenta una offesa nei confronti di coloro che settimanalmente vengono aiutati e possono così alleviare i problemi che in questo periodo affliggono ulteriormente le nostre famiglie e un oltraggio alle risorse che sono sempre di meno anche per gli enti caritativi”.
La Caritas stigmatizza “l’atteggiamento di chi furtivamente abbia voluto introdursi in una struttura di servizio che opera gratuitamente sul territorio”. “Chiediamo a chi dovesse entrare in possesso della refurtiva di restituire il maltolto”.
Il Centro sin dagli inizi degli anni ’90 è a servizio di quanti, singoli o famiglie della prima zona pastorale di Andria, sono in difficoltà economica e in disagio sociale e ha tenuto sempre aperta la propria porta a tutti coloro che bussavano.
“Questa notte, ancora una volta, le strade della nostra città hanno incrociato volti di chi aggredisce e deruba. Chiediamo ai nostri concittadini di non restare indifferenti circa l’accaduto”.