“La ripartenza di tutte le scuole il prossimo 14 settembre rappresenta una priorità assoluta per il Paese”.
Lo si legge nel comunicato del Comitato tecnico-scientifico (Cts) per l’emergenza Coronavirus, diffuso ieri sera dal Ministero della Salute. Per il raggiungimento di questo obiettivo stanno lavorando, “in maniera continuativa, sinergica e coordinata”, sia i Ministeri ad essa particolarmente interessati (Ministero dell’Istruzione e della Salute), sia il commissario straordinario per l’emergenza, sia il Comitato tecnico-scientifico, che ieri si sono riuniti in un apposito incontro in vista della ripresa.
Al centro della riunione il parere del Cts del 12 agosto che resta confermato, così come “è stato ribadito l’obiettivo di garantire quanto prima in tutte le scuole il necessario distanziamento interpersonale”. A tal proposito “è stato riconosciuto il grande lavoro già fatto, in un’ottica di prevenzione, sulla logistica infrastrutturale, nonostante le note problematiche di edilizia scolastica presenti in determinate realtà territoriali frutto di anni di scarsa attenzione al settore dell’istruzione”. “Tutti gli interlocutori coinvolti stanno mettendo le loro competenze al servizio di questo obiettivo, lavorando per l’identificazione di spazi che possano utilmente complementare quelli esistenti, per l’acquisizione dei banchi (che arriveranno a partire dall’8 settembre e la cui distribuzione sarà completata nel mese di ottobre sull’intero territorio nazionale), per identificare percorsi che disciplinino le entrate e le uscite degli studenti, nonché i movimenti all’interno degli istituti, in maniera da evitare assembramenti”, precisa il comunicato.
Inoltre il confronto fra i rappresentanti dei Ministeri dell’Istruzione e della Salute, quelli di Inail, di Istituto superiore di sanità e Regioni, coordinatamente con l’intero Comitato tecnico-scientifico, “ha portato anche alla finalizzazione di documenti puntuali, che saranno a breve resi pubblici, che rigorosamente permetteranno ai dirigenti scolastici e ai rappresentanti per l’emergenza Covid-19 da loro nominati di gestire nella maniera più efficace l’eventuale identificazione di soggetti, siano essi studenti o personale scolastico, che risultino essere contagiati”.
In quest’ottica, “si è lavorato per un attivo coinvolgimento sia dei pediatri di libera scelta sia dei medici di medicina generale, i quali saranno chiamati assieme ai Dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie locali a garantire ottimale supporto alle scuole e gestione, secondo le normative vigenti, dei soggetti infettati da Sars-CoV-2 e dei loro contatti”.
La nota chiarisce anche che “le preoccupazioni dei dirigenti scolastici per eventuali responsabilità non hanno motivo di esistere in base a quanto previsto dalla legge 40 del 5 giugno 2020. Ad essi e a tutto il personale scolastico, docente e non, va anticipatamente il ringraziamento per quanto faranno con la consueta passione e professionalità per la ripresa della scuola”. “Questo grande sforzo, con investimento di ingenti risorse economiche, e l’impegno di tutti gli interlocutori istituzionali, fornisce chiara evidenza di quanta attenzione si stia dedicando alla problematica della riapertura in sicurezza delle attività didattiche frontali nel Paese”, conclude la nota.