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Quando scoccava il minuto 37 del secondo tempo e la palla sembrava non entrare mai, ci pensava Oudin a mandare in visibilio gli oltre 25 mila del Via del Mare. Sono passate solo 5 giornate, ma il Lecce è secondo in classifica e per un giorno si gode questo risultato storico.

 

 


In verità, il Lecce domina con 7 tiri in porta nel primo tempo e con tante occasioni da gol. Nella ripresa arrivano altre 6 occasioni e soprattutto giunge la vittoria che proietta il Lecce nella storia giacché non aveva mai iniziato con 5 partite di fila senza sconfitte in serie A e mai aveva conquistato 11 punti. Mister D'Aversa schiera il Lecce seguendo il solito 4-3-3 e sostituendo Banda con Strefezza e Baschirotto (ingiustamente espulso a Monza) con Touba. Per il resto, la formazione giallorossa è quella che tanto bene ha fatto sinora. Sfida nella sfida è tra i due numeri nove. Da un lato Krstovic, sempre insidioso, e dall'altra parte Retegui, spento da Pongracic e Touba (preciso e semplice nelle chiusure, così come nella impostazione). A centrocampo, il Genoa, schierato con il 4-4-2, aveva come perni centrali, Strootman e Badelj che, soprattutto all'inizio, stentavano nel mantenere le posizioni e arrestare le offensive leccesi. I salentini partono molto bene e recuperano molti palloni con Ramadani e soprattutto Kaba. Anche Rafia è aggressivo ma manca di precisione. Poi i giallorossi spingono sulle fasce con Almqvist e Strefezza supportati da Gendrey e Gallo, la cui prestazione è finalmente buona. Occasionissima al 21' per Krstovic che su cross di Gallo ha colpito di testa mandando sul fondo.
Al 23' è sempre il montenegrino a colpire dal limite dell'area. Al 35' la gara vive la sua prima svolta. È sacrosanta infatti l'espulsione di Martin che stende Almqvist e si merita il secondo giallo. Al 37' lo stacco aereo è ancora di Krstovic che sfiora il vantaggio. Il Lecce gioca spinto dalla Curva e dal vantaggio numerico, ma i liguri si difendono con ordine, soffrendo poco.
Nel secondo tempo, Rafia ha la prima occasione al 2' ma spara fuori dal limite dell'area pur avendo tutto lo specchio della porta libero.
Al 4' Almqvist conclude dal limite sfiorando il palo. Poi il Lecce rallenta e il Genoa ne approfitta, affacciandosi nell'area salentina.
Il Lecce inserisce Dorgu e Oudin. Al 16' Krstovic si propone con una rovesciata spettacolare che esce di un soffio. Il Lecce meriterebbe il vantaggio ma il Genoa si chiude a riccio. Allora è attivo Oudin che prende in mano la squadra. Al 67' ancora Almqvist va vicino al gol, sfiorando il montante sinistro difeso da Martinez. Il Genoa perde tempo appena può, mentre i salentini sono nervosi e frenetici. Così il tempo scorre, Almqvist è sempre pericoloso a destra, mentre Strefezza si accentra per far spazio a Dorgu il quale è però impreciso.
Anche Strefezza va al tiro da fuori, ma non segna. Allora D'Aversa lo toglie e inserisce Piccoli e Sansone.
Al minuto 83' Oudin fa partire un missile terra-aria da 25 metri e va a prendersi i meritati applausi dai tifosi salentini.
Così gli ultimi minuti sono di sofferenza, ma il Lecce controlla e alla fine vince con pieno merito. E martedì la sfida al vertice è con la Juve.

 

 

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