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Arbitraggio vergognoso. Il Lecce ha giocato contro l'arbitro e poi contro il Milan.

 

 

La corazzata rossonera fa un sol boccone dei salentini e rispetta tutti i pronostici, pur giocando solo i primi 15 mimuti. Ci pensa l'arbitro a aggiustare la gara. È la prima sconfitta per Gotti, anche se francamente non ci si poteva attendere di più dai nostri ragazzi. Il divario tecnico non è stato colmato da corsa e determinazione, che comunque non sono mancate. In verità, il Lecce ha lottato, ma Dorgu a destra e Banda titolare a sinistra, con compiti difensivi, hanno lasciato qualche dubbio. Sono stati i minuti iniziali a indirizzare la gara, condizionata anche dalle ingiuste decisioni arbitrali, indirizzate a senso unico. Il Lecce può recriminare per una traversa e per qualche occasione pur costruita, mentre i rossoneri hanno vinto con il minimo sforzo. La ripresa poi si è giocata in inferiorità numerica ed è stata pura accademia, nonostante un rigore solare non fischiato a Almqvist.
La formazione giallorossa voleva allungare la striscia positiva di 4 punti nelle ultime due partite, ma il Milan doveva continuare la sua corsa verso il secondo posto e non poteva lasciar punti lungo il cammino. Per la circostanza, mister Gotti proponeva un Lecce guardingo, attento soprattutto a sinistra dove Leao poteva costituire una continua spina nel fianco della retroguardia salentina. Lì doveva agire Venuti, insieme a Gonzalez e a Dorgu, schierato a destra in tandem con lo stesso Venuti (altra chance per lui) il quale sostituiva Gendrey, che non aveva convinto fino in fondo contro la Roma. L'allenatore di Adria, inoltre, lasciava in panchina Piccoli e Almqvist, mentre inseriva Banda in ausilio a Krstovic. Al posto di Rafia, veniva proposto Gonzalez, in modo da dar maggior corsa e copertura al centrocampo. Mister Gotti, alla vigilia, aveva chiesto ai suoi uomini di non chiudersi troppo in difesa, cercando di non lasciarsi schiacciare, come accaduto a Salerno. Ciò implicava il coraggio di qualche azione manovrata dal basso, laddove si poteva contare sul buon tasso tecnico di Pongracic e sulla duttilità di Ramadani. Certamente, però, il centrocampo salentino era molto muscoloso ma poco tecnico, nonostante la bella prova di Gonzalez. Il Milan, da parte sua, cercava di sfondare non solo sulle fasce, ma anche per vie centrali, affidandosi alle geometrie e all'inventiva di Pulisic. Anche Theo era molto mobile e la fase offensiva del Milan era ben organizzata. Giroud era il pericolo numero uno sulle palle alte. I salentini cercavano di chiudere gli spazi, soprattutto le vie centrali, ma spesso soccombevano nei contrasti. L'arbitro poi era fiscale e fischiava a senso unico. Krstovic era il solito generoso, pronto a lottare su ogni pallone e a infastidire l'inizio dell'azione rossonera, ma l'espulsione diretta a fine primo tempo era ingenua oltre che ingiusta. Banda e Dorgu lo supportavano solo a tratti. In verità il Lecce giocava dunque con un 4-5-1. I giallorossi alternavano il pressing alto al ripiegamento profondo a difesa dell'area di rigore. Quando il Milan prendeva velocità era però insidiosissimo. La chiave della partita si vedeva nei primi minuti. Quando i rossoneri spingevano sull'acceleratore e superavano la prima linea di pressione, il Lecce soffriva maledettamente. Chukwueze saltava gli avversari come birilli e Banda sbagliava sempre la prima pressione. Così il primo quarto d'ora definiva la gara con l'invenzione di Pulisic e il gol su angolo di Giroud.

Il primo tempo, sotto la direzione di Massimi, inizia con il possesso palla del Milan, ma la prima occasione è del Lecce che al 2' sfiora il vantaggio con un tiro da fuori area di Gonzalez, di poco fuori. È però un fuoco di paglia. Alla prima occasione, Pulisic porta in vantaggio i rossoneri con un gran gol dal limite al 6'. Nella circostanza, Gallo si è fatto saltare da Chukwueze, il migliore dei rossoneri. Un minuto dopo Falcone si oppone a Giroud, ma il Milan sembra padrone del campo. Lo stesso Chukueze fa ammattire Gallo e crea una chance per Leap, il cui tiro è deviato in angolo. Che Chukwueze batta in velocità Gallo è indicativo. Dorgu a destra sembra meno efficace, ma deve controllare anche Leao. Al 19', su corner, Giroud raddoppia, colpendo di spalla il pallone nel cuore dell'area di rigore, con Ramadani che gli è andato a contendere la sfera. Al 29' il Lecce può riaprire la gara ma il colpo di testa di Gonzalez colpisce in pieno la traversa. Il Lecce spinge memore della gara di andata dove pure perdeva 2-0. Al 34' Massimi inizia il suo show ammonendo Blin per proteste per un inesistente fallo su Leao. Il Lecce si rivede aggressivo e propositivo ma purtroppo inconcludente. Al 36' Massimi grazia Chukwueze, il quale andava ammonito per fallo su Ramadani. Gonzalez è in palla e si vede a sinistra. Il Milan rallenta pago del doppio vantaggio e i giallorossi non ne approfittano. Al 42' Il tiro do Krstovic è molto debole. Subito dopo Massimi si infortuna, ma rimette subito la scarpetta e prova a riprendere. Nemmeno un minuto che Krstovic viene espulso per un fallo su Chukwueze, lasciando in dieci il Lecce e chiudendo di fatto la gara. Nella ripresa il Lecce mette dentro Almqvist e Piccoli, ma il Milan parte forte. Dorgu è spostato a sinistra e il Lecce può solo contenere, nonostante non gli manchi il coraggio. Al 54' sempre il Milan è pericoloso, mentre al 56' Almqvist è atterrato in area ma l'arbitro non assegna il rigore. Sul versante opposto il Milan triplica con Leao in contropiede. In tribuna gli applausi ironici di Sticchi Damian certificano il caos arbitrale. Alla fine, traversa anche per Theo al 20' della ripresa.
Al 30 Almqvist sfiora in contropiede il gol della bandiera. Anche Iovic e Musah hanno una chance nel finale. La gara non ha storia e termina colla vittoria dei padroni di casa. Ora contro l'Empoli il Lecce dovrà cercare di vincere a tutti i costi.

 

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