“Non dobbiamo temere, perché la croce di Cristo non è un simbolo di sconfitta, ma di vittoria. Non è la morte che ha l’ultima parola, come dicono le scritture, ma oltre c’è la vita, con Cristo che è risorto”.
Con queste parole, l’arcivescovo Luigi Pezzuto, a Campi Salentina, in una chiesa matrice gremita, ha celebrato domenica scorsa la solennità della Croce. Una ricorrenza che quest’anno ricopre un significato particolare perché, come voluto dal parroco di Santa Maria delle Grazie, don Gianmarco Errico, coincide con l’inizio di un biennio di preparazione in vista della discesa del Crocifisso miracoloso, che avverrà nel 2025, in occasione del giubileo ordinario.
“L’uomo nasce da Dio, quindi percorre la sua vita e poi ritorna a Dio - ha detto ancora mons. Pezzuto durante la celebrazione eucaristica - e la croce, in questo cammino, rappresenta un chiaro segno della potenza del Padre”.
Dopo la messa si è svolta la processione con la reliquia del Legno santo della Croce, che ha visto la partecipazione delle confraternite, dei gruppi di preghiera, delle associazioni del paese e di numerosi fedeli.
“Abbiamo vissuto giorni davvero ricchi di preghiera e di raccoglimento per questa festa - ha specificato don Gianmarco - con una novena particolarmente sentita e seguita. La reliquia del Legno santo della Croce, che ha attraversato le strade della nostra Campi, ci ha portato la vicinanza di Cristo, e ci ha beneficato e glorificato. Impegniamoci tutti, in questi prossimi due anni, a considerare il sacrificio del Signore per la salvezza dell’uomo. La croce sia per tutti noi e per il nostro paese l’espressione viva di speranza e dell’amore divino per l’uomo”.
Al termine della processione, don Gianmarco, dal sagrato della chiesa matrice, ha impartito la solenne benedizione con la reliquia del Legno santo della Croce.