“È la tua parte” è lo slogan che per tutto l’anno associativo accompagnerà l’Acr che trova nel mondo della cinematografia l’ambientazione perfetta per riscoprirsi unici e originali proprio come un film, prodotto finale del lavoro dello sceneggiatore.
Quest’ultimo però, ha bisogno di tutte le maestranze per realizzare il film ed è proprio grazie al lavoro di tutti che verrà fuori un’opera unica che rappresenti l’idea dell’autore. Un po' come la storia di ognuno di noi, unici e irripetibili che ci nutriamo delle relazioni per dare armonia alla nostra storia e a quella dell’umanità.
Ed è proprio su questo che ieri l’Azione cattolica di Campi Salentina ha organizzato la Festa del Ciao per inaugurare il tema dell’anno associativo, con uno sguardo particolare sull’Acr.
La giornata è iniziata presso il teatro comunale Excelsior dove, una volta accolti, i bambini hanno assistito ad uno spettacolo di magia interattiva. Successivamente, insieme ai loro educatori e animatori hanno raggiunto la chiesa madre per partecipare alla messa. E, a seguire, hanno preso parte ai laboratori organizzati, in piazza, dai giovani in collaborazione con quattro professionisti del territorio, ognuno dei quali specializzato in uno dei passaggi fondamenti del processo cinematografico.
Paolo Rollo, regista, ha guidato un laboratorio di sceneggiatura, Donatella Sforza, operatrice camera, ha guidato un laboratorio di ripresa, Mirko Caricato, videomaker ha guidato un laboratorio di montaggio e Francesco Capoccia, attore, ha guidato un laboratorio di recitazione: fondamentale è stata la collaborazione con questi professionisti che, prestando le loro competenze e in maniera ludica, hanno avvicinato i bambini e i ragazzi al mondo cinematografico. E sarà proprio a partire da queste attività, che i bambini, durante l’anno svilupperanno il tema. E chissà che da questa giornata qualche bambino non scopra un talento da attore o da regista…
E mentre i bambini erano in piazza a giocare, i loro genitori sono stati coinvolti in un incontro formativo organizzato dal gruppo adulti per riflettere sull’importanza delle relazioni (in particolare quelle con i loro figli) nel cammino di crescita dei ragazzi, che tutti come educatori e comunità sono chiamati a percorrere perché ognuno “fa la sua parte”.
La Festa del Ciao, anche quest’anno, è stato non solo il momento inaugurale dell’anno associativo, ma un momento cardine in cui l’associazione si ritrova insieme alle famiglie.