Prima di ricevere il sacramento della confermazione, i cresimandi della parrocchia “Sant’Antonio Abate” di Carmiano si sono riuniti per riflettere sul grande passo che presto affronteranno. 

Hanno trascorso tre giorni intensi (dal 23 al 25 aprile scorsi) di ritiro spirituale presso il santuario “Madonna di Valleluogo” ad Ariano Irpino, ospitati da una comunità di suore nel loro convento. 
Con questo “pit stop spirituale” il parroco don Riccardo Calabrese ha invitato i ragazzi ad incontrare se stessi, gli altri e soprattutto Dio, facendoli cimentare in più attività incentrate soprattutto sul silenzio. 

Sono bastati un foglio e una penna per scoprire quanto sia essenziale rimanere per un momento da soli con Dio, eliminando tutti gli strumenti di distrazione e, primi tra questi, i cellulari. Inizialmente sembrava impossibile separarsi dalle abitudini ma in realtà hanno sperimentato che ciò che conta davvero non è dietro ad uno schermo ma si può trovare più facilmente nel rapporto con l’altro. 

“Per una volta - confidano al loro ritorno - siamo stati sinceri con noi stessi, attraverso due attività che ci hanno permesso di mettere nero su bianco le nostre emozioni e di rivolgere i nostri mille ‘perché’ a Dio”. 

“È stata - raccontano - la nostra prima esperienza con don Riccardo, da poco arrivato nella nostra parrocchia, che è riuscito a conquistarci tutti sin da subito alternando momenti di serietà con alti di divertimento. In questi tre giorni abbiamo avuto la possibilità di conoscerlo meglio e grazie al suo carattere deciso siamo riusciti a creare un bel clima che è stato difficile rompere per tornare alla quotidianità”. 

“Ognuno di noi – hanno concluso - alla fine di questa esperienza ha inserito nella propria scatola nuove consapevolezze e piccoli ricordi del posto che abbiamo affidato senza vergogna ad un nostro compagno affinché abbia cura di noi come di se stesso”.

 
Un grazie speciale i ragazzi lo hanno riservato agli educatori Gabriella, Roberto e Marcella che sono stati guide fondamentali per la buona riuscita del viaggio e soprattutto a don Riccardo: “senza di lui - dicono soddisfatti - tutto questo non sarebbe stato possibile, anzi lo ringraziamo perché ci ha fatto capire che da quel ‘luogo che Dio ha scelto per noi... andremo e annunceranno che in Lui tutto è possibile’".