Da qualche anno il santuario leccese intitolato a San Filippo Smaldone è diventato anche un centro di spiritualità con l’obiettivo di promuovere l’amore per l’Eucarestia, essere cenacolo di preghiera e di adorazione del SS.mo Sacramento, di vita spirituale e di formazione per il popolo di Dio.
A servizio del centro di spiritualità è stata, di recente costituita una èquipe di laici e religiose che attraverso un piano operativo, si pone a servizio dell’uomo che proprio in questo tempo, fa l’esperienza dello smarrimento. L’equipe dunque partendo dai pilastri della vita spirituale: il pane della Parola e dell’Eucarestia definisce gli obiettivi generali del piano spirituale.
Tutte le iniziative e le attività mirano a favorire e riconquistare quello spazio che è proprio del credente, per la sua dignità umana e in quanto figlio amato da Dio.
Con queste premesse sabato 3 febbraio alle 19 il gruppo cultura e formazione dell’equipe ha organizzato un concerto di musica da camera con i professori dell’Accademia dei Serenati composta da nove professori di musica del Conservatorio di Lecce. Lo scopo è quello di avvicinare e fare conoscere le iniziative offerte dal Santuario che spaziano tra l'aiutare l’uomo a ricentrarsi nella sua dimensione spirituale e aiutare il cristiano a riscoprire e vivere la fede come dono e servizio.
Tutto ruota intorno alla figura e agli insegnamenti di San Filippo Smaldone, il sacerdote che il 25 marzo 1885, a Lecce, fondò la Congregazione delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori, che, benedetta e largamente sostenuta dai vescovi di Lecce, Salvatore Luigi Zola e Gennaro Trama, ebbe una rapida e solida espansione.
San Filippo acquistò, nel 1902, l’ex chiesa e il monastero delle Carmelitane Scalze ed ivi stabilì la prima comunità delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori.
Per circa un quarantennio don Filippo Smaldone fu sempre sulla breccia senza tirarsi mai indietro, prodigandosi in tutti i modi per sostenere materialmente ed educare moralmente i suoi cari sordi, verso i quali aveva affetto e cure di padre e per formare alla vita religiosa perfetta le sue Suore Salesiane dei Sacri Cuori. Si spense santamente il 4 giugno 1923, all’età di 75 anni. È stato beatificato da Giovanni Paolo II il 12 maggio 1996 ed è stato canonizzato da Benedetto XVI il 15 ottobre 2006.
In seguito alla canonizzazione di Filippo Smaldone, la chiesa è stata elevata alla dignità di Santuario diocesano intitolato al fondatore. Nel santuario sono custodite le sue reliquie.