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Sant’Antonio a Fulgenzio in preghiera e in festa per l’ordinazione diaconale di fra Antonio Mattia da Trepuzzi e don Alessio Seconi da Teramo.

 

Appena un anno fa, il 6 ottobre 2018, la professione solenne di fra Antonio, sintetizzata nell’essenzialità delle parole di Francesco d’Assisi: «La Regola e la vita dei Frati Minori è questa, cioè osservare il santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo, vivendo in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità».

Un passo in avanti nel percorso di formazione che ricorderà come data il 31 ottobre 2019, «un giorno - come ha affermato l’arcivescovo Michele Seccia, durante la celebrazione eucaristica - in cui contempliamo tutta la santità. E il messaggio per la via della santità è una sola parola, servizio, che si esprime attraverso il ministero presbiterale e diaconale. Imparare ad essere servi per offrire la Parola del Signore e il Corpo nell’eucarestia».

Questo il significato profondo che assume il diaconato, un dono, un’attrazione, una chiamata per Antonio e Alessio, che è di per sé chiamata al servizio del Vangelo e della Chiesa, dopo un periodo di formazione, come ha precisato il ministro provinciale della Provincia dell’Assunzione dei Frati Minori di Lecce, Padre Paolo Quaranta, durante la presentazione dei due candidati al vescovo e alla comunità presente.

Una scelta importante, che non si esprime nel che cosa farò, nel rischio dell’abitudine, ma come lo farò, “un diaconato sperimentale che è fede che si trasmette, fede che contagia”.

La parrocchia di Sant’Antonio a Fulgenzio è gremita di gente. Un’ atmosfera particolare, unica, che ha fatto da sfondo a tutta la celebrazione, scandita da preghiera e canti e che si è sciolta in un applauso di sentita partecipazione nel momento in cui fra Antonio e don Alessio hanno indossato la stola diaconale e la dalmatica.

Due percorsi diversi, scelte diverse, origini diverse. Due realtà che si incontrano, uniti da una stessa vocazione e da una stessa chiamata verso il sacerdozio.

Sarà l’aria respirata in questi momenti, sarà la spiritualità francescana, sarà il senso di fraternità, ma l’augurio di mons. Michele Seccia sembra echeggiare ancora nell’aria «Vivi il Vangelo!».

Un augurio rivolto, per l’occasione, a fra Antonio e a don Alessio. Un impegno per ognuno di noi!

 

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