Suor Carmelina Maglio, la religiosa salentina missionaria e fondatrice del lebbrosario di Isoanala, è stata ricordata la settimana scorsa in Santa Croce in occasione del trigesimo della morte.
Ha offerto la sua testimonianza il dott. Antonio Carriero, dirigente radiologo presso l’Ospedale Vito Fazzi di Lecce, ricordando la sua visita nel centro sanitario malgascio ha sottolineato di aver continuato in molti modi a rimanere in costante contatto solidale ed operativo con la suora ed il centro di lebbrosi, offrendo, unitamente a diversi sostenitori, molteplici forme assistenziali.
Come da tanto tempo continua a fare annualmente con dei viaggi pure un altro medico di Torino.
Come, è avvenuto anche, per esplicita volontà dell’arcivescovo mons. Ruppi, con il sostegno offerto dal Centro missionario e dall’Ufficio promotore dell’annuale Giornata pro lebbrosi dell’arcidiocesi leccese.
Stralci di testi sull’impegno missionario di Suor Carmelina sono stati poi proposti, durante la commemorazione, dal medico dott. Gialma Carlà e dalla dirigente scolastica prof. Maria Rosaria Manca.
L’attività missionaria della religiosa è stata caratterizzata da una dedizione semplice e generosa, sulla base di profonda spiritualità.
Qualche anno scriveva fa ai suoi concittadini. “Sono già quarantacinque anni di vita consacrata e trentadue di essi in missione in Madagascar tra i malati hanseniani e i bimbi ammalati e denutriti. Al presente mi trovo in patria e precisamente a Torino, a causa della salute molto cagionevole e problemi gravi di funzionalità renale. Questo m’impedisce di fare vita normale, però, con l’aiuto di Dio, riesco ancora a svolgere piccola attività apostolica, donando colazione ai poveri che bussano alla nostra porta e, essendo infermiera da quarant’anni, offrendo consiglio e conforto per la salute a chi me lo chiede. Per quanto possibile, aiuto ancora la missione in cui ho lavorato per tanto tempo. Mi scrivono che stanno costruendo dei locali per pediatria, nei pressi della sala operatoria…”.
Giustamente, pertanto, il dott. Carriero ha rilevato lo spiccato spirito di servizio e la straordinaria prova di profonda fede, tenace speranza, operosa, intelligente e coinvolgente carità lasciati a noi in preziosa eredità dalla non comune suora missionaria.