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Sono trascorsi decenni dal giorno in cui le Povere Figlie delle Sacre Stimmate di San Francesco d’Assisi hanno iniziato a percorrere le strade di Lecce per donare cultura e dignità ai giovani e condividere il cammino dei poveri.

 

Per decenni la città ha assaporato il calore umano, la disponibilità all’ascolto, la propensione a condividere debolezze e fragilità e a lenire sofferenze, la passione di educatrici, disporsi a farsi carico del difficile compito di formare alla vita, di servire la persona umana, centro di ogni attenzione e di ogni tensione ideale, occupando spesso e volentieri i vuoti di presenza e di attenzione di tante famiglie, ma anche il disinteresse delle stesse istituzioni che, spesso, hanno delegato.

Sorrette della devozione a Maria Santissima e interpreti autentiche della spiritualità francescana, hanno reso tangibile il messaggio dell’amore, portando il sole nella vita dei fratelli, divenendo protagoniste di crescita civile, sociale, religiosa. Di fronte ad un mondo che urla, disorienta, sfrutta e maltratta, c’è anche un altro mondo, quello di chi, nel silenzio e con gratuità, fa la storia e fa crescere la comunità.

Ora, dopo ben 72 anni di intenso lavoro, nel corso dei quali hanno profuso impegno, dedizione, servizio disinteressato, testimoniando la presenza di Dio nella carità, chiamate ancora una volta della Provvidenza, levano le tende verso altri porti. Si svuotano strutture che sono state per lunghissimo tempo centri inestimabili di operosità evangelica e, come sempre, il distacco apre la porta alla sofferenza umana.

“Carissime Sorelle, sentitevi orgogliose di aver fatto zampillare, nel deserto dei nostri giorni, sorgenti d’infinito.

Vi saremo grati, per la capacità e la disponibilità a rinunciare a voi stesse e farvi carico del fardello di coloro che trascinano con difficoltà il carretto della propria esistenza. Vi chiediamo scusa per tutte le volte in cui, chiuse nell’egoistico castello degli interessi personali o sociali, non abbiamo saputo manifestarvi la solidarietà e l’attenzione dovute.

Continuerete a restare vive nei pensieri di tante famiglie, della città e dell’intera diocesi di Lecce. Resterete, soprattutto, nelle nostre preghiere! La vostra testimonianza sia lievito di nuove vocazioni capaci di rendere credibile il Signore della vita e della storia”.

 

Forum Famiglie Puglia