“Arrivammo a Lecce, città principale di tutta la Puglia, da cui proviene Roberto…” Così il segretario di visita dei Minori osservanti frate Agostino da Punzone, annota nella sua relazione del 1487.
Chi è questo predicatore famoso, che proprio in quei giorni ha la fortuna di ascoltare nella cattedrale di Lecce?
Domani 6 marzo 2021 alle 10, la Provincia dei Frati Minori di Lecce e il suo Ministro Padre Paolo Quaranta, l’arcidiocesi e l’Istituto superiore di scienze religiose metropolitano organizzano un seminario di studio su Roberto Caracciolo, predicatore francescano, vescovo di Aquino e di Lecce, in occasione del 550° anniversario del primo sermone quaresimale predicato nella sua città. “Fu un bel sermone”, concluse frate Agostino da Punzone.
La diretta web alle 10, su canale youtube Formazione Ofm LE NatiDueVolte (Entra nella riunione in Zoom https://us02web.zoom.us/j/8278047015 ID riunione: 827 804 7015).
Interverranno il Ministro provinciale dei Frati minori di Lecce fra Paolo Quaranta, Giacomo Mariani, dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Elvino Politi, cultural management.
Modererà fra Michele Carriero, docente di Storia della Chiesa antica e medievale dell’Issrm “Don Tonino Bello” di Lecce.
E per commemorare la traslazione dei resti mortali dalla ex chiesa san Francesco della Scarpa a Sant'Antonio a Fulgenzio, avvenuta nel gennaio 2020, dopo gli opportuni permessi da parte di tutti gli organi competenti, nel silenzio rispettoso dovuto alla prima ondata pandemica Covid-19, ci sarà domenica 7 marzo alle 19 una solenne concelebrazione che sarà presieduta dal card. Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e concelebrata dall’arcivescovo Michele Seccia e da altri vescovi della Metropolia, dai Ministri provinciali, frati minori e sacerdoti presenti per l’importante e significativo evento religioso e culturale.
La concelebrazione sarà preceduta da un’interessante proiezione di una cronaca-documentario sulla traslazione e sarà conclusa con un omaggio alla nuova sepoltura del vescovo Fra Roberto Caracciolo, rendendo visibile la targa commemorativa del nuovo posizionamento delle sue spoglie mortali.
