Probabilmente per l’ultima volta da amministratore apostolico della diocesi suburbicaria, il card. Marcello Semeraro ha presieduto stamattina, alle prime luci dell’alba, l’eucarestia nella solennità di Santa Chiara nella cappella del monastero delle Clarisse di Albano.
Una liturgia sobria ma solenne che intorno al cardinale prefetto della Congregazione delle cause dei santi ha visto ovviamente la partecipazione della Fraternità monastica delle Sorelle Clarisse del monastero “Immacolata Concezione” di Albano al completo e di un nutrito gruppo di fedeli.
Della figura di Chiara il porporato ha evidenziato non solo l’amore verso Cristo povero ma anche l’amicizia spirituale capace di dare senso alla santità e al carisma dell’unità nella distinzione. La moderazione di questa grande santa ricorda a noi un amore non fatto solo di privazioni ma di carità imparando a “servire sorridendo e facendo sorridere” e ancora, ha aggiunto: “essere confessori della fede senza volere per forza il martirio”.
A conclusione della celebrazione la benedizione e la distribuzione del “Pane di S. Chiara” in memoria del miracolo che avvenne nel monastero della santa ad Assisi.