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Domenica scorsa 19 settembre nella cappella della casa Comboniana di Cavallino, una messa in memoria di Padre Claudio Gasbarro, deceduto il 21 agosto scorso a Castel D’Azzano (Vr).

 

 

 

L’arcivescovo Michele Seccia, presente all’inizio del rito eucaristico, ha sottolineato la grande importanza dell’esperienza dei Padri Comboniani nella nostra diocesi, espressione di una Chiesa in uscita e missionaria, sempre pronta ad evangelizzare, a portare la parola di Dio in qualsiasi parte del mondo e ad edificare nella fede. Il vescovo, dal momento che in questi giorni si ricorda nei vari gruppi di preghiera, presenti nella diocesi, l’esempio di San Pio da Pietrelcina, ha individuato proprio nella fede il denominatore comune tra questi due modi apparentemente molto diversi di vivere il messaggio cristiano.

Durante l’omelia Padre Gianni Capaccioni ha ricordato Padre Claudio, dichiarando di non voler fare una commemorazione funebre, ma una celebrazione della vita di questo missionario semplice, buono e soprattutto accogliente sempre, in qualsiasi posto si sia trovato ad operare, in Ciad, in Libia, a Cavallino o a Castel Volturno. Padre Claudio con spirito di obbedienza e umiltà ha accolto sempre la volontà di Dio ed anche la sua lunga malattia ed ha lasciato in chi lo ha conosciuto un grande esempio di fede cristiana.

Al ricordo di Padre Gianni vorrei aggiungere anche il mio ricordo personale di Padre Claudio. Una persona umile e determinata, importante per la mia crescita spirituale e quella di tanti giovani, che come me, negli anni ottanta si sono avvicinati alle varie attività organizzate dai missionari durante il loro peregrinare nelle parrocchie della diocesi. In particolare a San Cesario un gruppo di giovani, di cui facevo parte, ha fondato una associazione ispirata a Oscar Romero, vicina alle problematiche dell’Africa e dell’America Latina, realtà in cui i missionari e in particolare Padre Claudio operavano. Negli anni Novanta, quando arrivarono gli albanesi in Puglia, fu molto disponibile ad accoglierli nel centro comboniano di Cavallino e noi giovani abbiamo condiviso questa esperienza con i padri missionari; fu una delle esperienze che ancora oggi ricordo con tanta emozione.

QUI (https://www.comboni.org/contenuti/113487) l’omelia del 25 agosto di Padre Renzo a Castel D’Azzano durante il funerale di Padre Claudio

 

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