Il 27 giugno 2023 sarà a lungo ricordato dalla comunità di San Sabino per un improvviso, inatteso stop alle attività del Grest.
Una prematura perdita l’ha scossa e sorpresa: la morte dopo una lunga malattia del piccolo Raniero Pedone, di soli 7 anni, volto amato da tutti e noto su You Tube, dove recitava a favore delle disabilità per l’associazione “Babbo Natale giallorosso”, legata al movimento “Sveglia Lecce”, il cui rappresentante al comune è l’assessore Marco De Matteis. Nel pomeriggio, nel corso della cerimonia esequiale, hanno concelebrato con il parroco don Sandro Quarta, don Salvatore Scardino, don Alberto Taurino, don Riccardo Calabrese e don Gianni Mattia. “Questa liturgia eucaristica è la Pasqua di Raniero - ha detto don Sandro - e lo accompagniamo con il cuore gonfio di lacrime, del nostro dolore, dei nostri sentimenti, con la nostra preghiera, perché siamo certi che la sua è un’offerta a Dio gradita”.
Per tutta la comunità parrocchiale e civile è stato un giorno di lutto. “Non abbiamo parole né risposte, facciamo fatica in questo momento, forse abbiamo bisogno solo di silenzio. A lui dobbiamo dire un grande grazie, perché, con il suo modo di essere, ha saputo vivere la sua brevissima esistenza in pienezza, ci ha insegnato a non accontentarci del poco, mai, ma ha saputo sempre dare valore ed importanza alle cose. E se ci stringiamo intorno ai genitori Daniele e Federica, alla sorellina Sveva, agli zii, ai nonni, ai cugini, ai parenti è perché Raniero nella sua sofferenza ha dato per primo coraggio e conforto con il sorriso. Con la sua forza d’animo, con la sua gioia trascinante, ha lasciato un ricordo forte, che lo rende presente e vivo in mezzo a noi. Ringraziamo Dio per avercelo donato, per averci insegnato a dare il giusto valore alla bellezza della vita”.
È intervenuto anche don Salvatore in questo momento di profondo dolore: “Nei nostri cuori ci deve essere sempre la grande consapevolezza che Raniero è con noi, con la semplicità con cui i bambini ci offrono la loro confidenza. Chi non ha la loro capacità di amare, di sorridere, non ha parte nella vita vera. Raniero ce lo ha insegnato con la sua gioia di vivere. Grazie, Raniero, per la tua testimonianza di vita, per essere stato più forte di tutti. La nostra fede nella parola di Dio apre uno spiraglio di speranza a noi che facciamo molta fatica ad accettare questo progetto di vita. Credo che Dio stia piangendo con noi. Con parole umane, Raniero ha provato la forza e la fragilità della carne. Siamo tutti impotenti oggi davanti alla sua morte, ma credo che ora egli possa contemplare il volto di Dio, al quale tendiamo tutti. Quel Dio che lo ha accompagnato in questo percorso di croce. Grazie, Raniero, porta con te il nostro volto, perché sappiamo generare vita e amore, come hai fatto tu e grida nel cuore dei tuoi cari, perché possano sentire che ci sei tu. Ti benediciamo e tu benedici i nostri passi, il nostro saluto non è un addio: è un arrivederci per incamminarci insieme nella vita eterna. Raniero sei vivo e ci ami. Forza Lecce, Raniero”.
A conclusione della cerimonia il presidente dell’Us Lecce, Saverio Sticchi Damiano, tra due ali di folla, ha deposto sulla bara una maglia giallo-rossa dedicata al piccolo e un rappresentante della scuola calcio San Sabino ha avvolto la bara con una bandiera del Lecce.