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Nella splendida cornice dell’abbazia di Cerrate, ritorna, oggi 27 dicembre, il presepe vivente, organizzato dalla parrocchia San Nicola e Mater Domini di Squinzano.

 

 

 

Tra vari antichi mestieri, risplendono i vecchi frantoi ipogei dell’abbazia e sotto il colonnato adiacente all’antica chiesa, i passi di alcuni monaci sembrano far perdere i visitatori nella notte dei tempi, in cui l’abbazia era nel suo più totale splendore, tra l’instancabile lavoro dei monaci che lavoravano i frutti della terra per poterli mettere poi sulle tavole di chi più ne aveva bisogno, tra le preghiere e i canti che scandivano le ore della vita abbaziale.

È proprio in questo contesto che i visitatori del presepe vivente di Squinzano dovranno calarsi, tra le mura di un importante monumento del Nord Salento, riconosciuto ormai da anni anche dal FAI riscoprendo, non solo la vera magia del mistero che il Verbo fatto uomo porta con sé, ma anche gli antichi splendori di uno stile di vita umile e povero che tanto vicino è stato alle nostre comunità Salentine.

Non a caso, il presepe sarà incentrato sull’umiltà e la povertà, il tutto visto dagli occhi del poverello di Assisi che tanto volle instaurare la tradizione del presepe, partendo dal freddo e montuoso paesaggio di Greccio.

Animato e sceneggiato dalla compagnia teatrale “Ghèfiura”, si potrà andare a visitare lo scenico presepe i giorni 27-28-29-30 dicembre 2024, dalle 16:30 alle 21, previa prenotazione al numero 347 611 0610.

 

 

 

 

 

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