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Tra i grandi lavori di musica sacra legati al periodo quaresimale il più celebre è lo “Stabat Mater”, il cui testo è tratto da una sequenza di Jacopone da Todi del XIII secolo, accolta dalla Chiesa come canto conforme alla liturgia.

 

 

La popolarità dello “Stabat” va attribuita a una sintesi di immagini, dove si configura il cristiano dolore di Maria, inteso come interiore patire, che, però, si umanizza in un contemplare velato di lagrime il Figlio sulla Croce. 

La grande potenza evocativa del testo ha indotto una grandissima schiera di musicisti a cimentarsi nella composizione, a partire dal Rinascimento per arrivare ai giorni nostri. Il più famoso ed intenso rimane quello di Giovanni Battista Pergolesi per soprano, contralto, archi e basso continuo, risalente agli ultimi anni della sua breve vita (muore nel 1736).

Sublime capolavoro che sarà eseguito martedì 26 marzo alle 19.30, nella basilica di Santa Croce a Lecce, dall’Orchestra da Camera di Lecce e del Salento diretta da Luigi Mazzotta, con solisti il soprano Silvia Susan Rosato-Franchini, il contralto Marinella Rizzo e l’organista Carlo Scorrano. Il commento è affidato al critico musicale Eraldo Martucci. 

Il concerto è organizzato promosso dalla basilica e dalla Confraternita della SS. Trinità dei Pellegrini in collaborazione con ArtWork e l’associazione Amici della Lirica Tito Schipa.  

 

 

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