Nella Bibbia la luce è la prima creatura di Dio: senza luce non è possibile la vita. Lo stesso testo sacro si conclude simmetricamente con l’immagine mistica della Gerusalemme celeste, la cui luce è l’Agnello: “La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna: a gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello. Le nazioni cammineranno alla sua luce, e i re della terra a lei porteranno il loro splendore (Ap 20,23-24).
Perciò, la luce è anche segno della salvezza realizzata da Cristo, soprattutto nella sua e nostra Pasqua di morte e risurrezione; la Veglia Pasquale infatti, madre di tutte le veglie, si apre proprio con la liturgia del Lucernario.
Seguendo le indicazioni della Nota pastorale della Commissione episcopale per la liturgia della Cei L’adeguamento delle chiese secondo la riforma liturgica del 1996, che suggerisce che “il progetto di adeguamento liturgico delle chiese deve comprendere i progetti dell'impianto elettrico e di illuminazione” (n. 58) e che l’impianto di illuminazione artificiale deve essere “studiato in modo da tenere conto in primo luogo delle esigenze connesse con la celebrazione liturgica, in secondo luogo delle esigenze di conservazione delle opere e delle necessità dei visitatori e del turisti” (n. 59), nella chiesa parrocchiale di San Pio X in Lecce si è provveduto ad aggiornare l’illuminazione superiore del tempio in vista del Triduo Pasquale. Infatti, essendo negli ultimi anni sopraggiunta la tecnologia a led, che oltre a produrre una luminosità intensa consente allo stesso tempo un conveniente risparmio energetico, rendendo di conseguenza l’edificio anche più ecologico, sono stati sostituiti i vecchi fari a ioduri metallici con dei nuovi faretti led, che necessitano solo di un quarto dell’energia necessaria in precedenza. Inoltre, essi sono stati posizionanti in modo da esaltare la struttura architettonica portante del luogo sacro.
In questo modo, nel settantesimo anno dell’erezione canonica della parrocchia, avvenuta nel 1954 per opera del compianto mons. Francesco Minerva, la chiesa parrocchiale cui i fedeli residenti sono molto affezionati ha ricevuto nuova luce, con l’augurio che renda ancor più accogliente la convocazione sacra e più efficace il clima di preghiera dove si incontra la luce vera, Cristo morto e risorto per noi.
*Ha collaborato Antonio Gallo