Nella seduta di ieri 16 ottobre, il Senato accademico di UniSalento ha espresso parere favorevole al protocollo d’intesa per iniziative formative in area sanitaria. Questo protocollo, che dovrà essere approvato definitivamente dal Consiglio di Amministrazione, prevede due tipi di iniziative:
La prima coinvolge l’Università di Bari, l’Università del Salento, l’ASL di Lecce, il Comune di Gallipoli e l’Ordine dei Medici di Lecce per attivare, dall’anno accademico 2018/2019, Master, Corsi di perfezionamento scientifico e di aggiornamento professionale, Summer/Spring school e iniziative analoghe che potranno avere carattere di residenzialità presso il Comune di Gallipoli;
La seconda, che coinvolge l’Università di Bari, l’Università del Salento, l’ASL di Lecce, il Comune di Lecce e l’Ordine dei Medici di Lecce per attivare, dall’anno accademico 2019/2020, un Corso di Laurea interateneo magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, erogato in lingua inglese, e con forte potenziale innovativo dal punto di vista didattico-formativo.
Il protocollo rappresenta il primo impegno per UniSalento ad avviare, assieme agli altri attori firmatari dello stesso, uno studio congiunto per l’attivazione del corso di laurea in Medicina (e delle altre iniziative post-lauream). Ciò significa che gli Organi di governo, Senato accademico e Consiglio di amministrazione, dovranno successivamente esprimersi sulla Convenzione attuativa specifica che disciplinerà nei dettagli le iniziative formative e gli impegni, in termini di risorse strutturali, finanziarie ed umane, da impegnare nel corso.
Per ora, in Senato Accademico, è stato presentato soltanto uno studio di fattibilità preliminare dal quale risulta evidente che l’impegno che UniSalento può assumere è relativo ai primi tre anni del percorso formativo, che includono le attività di base e pre-cliniche. Gli altri soggetti, invece, dovranno garantire le altre attività formative e la disponibilità di spazi presso le strutture sanitarie. Il Senato accademico ha delegato al Rettore l’attenta valutazione dell’anno di attivazione del corso di laurea magistrale in Medicina in relazione ai possibili mutamenti normativi che potrebbero intervenire in area medica, tra cui il possibile superamento del numero programmato per l’accesso, al fine di tener conto della effettiva sostenibilità di quanto programmato e dell’impatto sui corsi di studio già esistenti.