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Venerdì 21 dicembre, alle 16, in Piazza Duomo a Lecce il gruppo multiculturale Sunu Salento in collaborazione con l’Associazione Culturale Rapsodia 8.9, inaugurerà l’installazione artistica Albero della vita. L’evento è realizzato grazie al sostegno dell’amministrazione comunale di Lecce (in particolare l’assessorato ai diritti civili, pari opportunità e volontariato guidato da Silvia Miglietta) e dell’arcidiocesi di Lecce.

II Natale è la festa più popolarmente sentita tra i cristiani, durante la quale si celebra la nascita di Gesù rivelazione di un Dio che si è fatto uomo; in tempi più recenti ha assunto tra le popolazioni di cultura occidentale anche un significato laico, legato allo scambio di doni, alla famiglia e a figure del folclore come Babbo Natale.

Il Natale musulmano è invece il Maoled, uno dei giorni più sacri dell'Islam, festa del profeta, compleanno di Maometto. È il dodicesimo giorno del mese lunare di rabi' al-awwal, “il primo autunno”, data variabile di anno in anno.

In Africa, invece, paese dalle mille etnie e dalle tante religioni, il Natale è entrato a far parte delle feste locali e viene celebrato in svariati modi, molti dei quali influenzati e impreziositi da tradizioni tribali. Spesso al posto dell'abete si addobbano alberi di mango. Molti sono, quindi, i modi per festeggiare il Natale nel mondo e, in molte culture, almeno una volta all’anno, si avverte il bisogno di riunirsi con i propri per celebrare la vita.

L’installazione artistica Albero della vita nasce dall’esigenza di un gruppo di giovani leccesi e immigrati residenti a Lecce provenienti da culture diverse di dare un senso a questo Natale e di lanciare un messaggio di solidarietà e fratellanza.

Viviamo un particolare momento storico in cui indifferenza, paura e ostilità verso l’Altro stanno prendendo il sopravvento, alimentate quotidianamente da politiche razziste e xenofobe e da uno strumentale bombardamento mediatico che tende, a livello globale, ad innalzare muri e a mettere gli esseri umani gli uni contro gli altri, rendendoli sempre più soli.

L’Albero della vita, realizzato interamente a mano, con materiale da riciclo, rappresenta il simbolo della nascita e della rinascita. Tronchi di alberi ormai morti, recuperati in riva al Mar Mediterraneo, assumono una nuova forma, divenendo struttura dell’Albero della Vita. Le storie degli uomini che quel mare lo hanno attraversato, sono le sue radici. I messaggi di speranza e i desideri appesi all’albero dai figli di quegli uomini rappresentano il presente che richiama luce per il futuro. Ogni essere umano, come l’Albero, nasce più volte nel corso della propria esistenza e ogni incontro, ogni relazione, crea nuova vita. Le storie degli uomini, se accolte, rigenerano. Il desiderio muove verso il cambiamento. La vita è movimento e non è umano negare il diritto alla libertà di muoversi, perché negare il movimento significa negare la vita.

L’inaugurazione dell’Albero della vita prenderà il via alle ore 16 con la benedizione da parte dell’arcivescovo di Lecce mons. Michele Seccia, alla presenza delle autorità civili e religiose e proseguirà per tutto il pomeriggio con un tripudio di arte, musica e poesia.

 

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