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Anche quest’anno a Lequile la festa patronale di San Vito Martire è giunta al termine ed è stata caratterizzata da numerose manifestazioni civili e religiose.

 

 

La storia di San Vito ci narra che proveniva da una famiglia ricca e importante di Mazara del Vallo, in Sicilia. Egli fu affidato a una nutrice cristiana, Crescenzia, che lo battezzò in segreto e lo educò nella fede cristiana nonostante il padre tentasse di allontanarlo dalla fede. Mostrò grande costanza nella sua fede, nonostante le minacce e le punizioni del padre. Un ragazzo dalla fede cristiana e la forza di resistere, anche Crescenzia e Modesto subirono il martirio per la loro fede cristiana durante la persecuzione di Diocleziano. Il giovane Vito era famoso per i miracoli che operava e fu chiamato alla corte di Diocleziano per liberare il figlio dell'imperatore da un'ossessione diabolica. Nonostante avesse compiuto il miracolo, l'imperatore non riuscì a persuaderlo ad adorare gli dei e lo fece imprigionare insieme a Crescenzia e Modesto. Infine, furono sottoposti a torture e uccisi. I resti di San Vito sono conservati nel Santuario Madonna della Speranza a Marigliano.

Il comitato organizzativo, presieduto da don Michele Giannone e composto dal presidente delegato Carmelo Lezzi, dal direttivo e dai consiglieri, ha mostrato come sempre un grande impegno nell’organizzare i festeggiamenti in onore di San Vito Martire, ma come fa notare il presidente,  sono i molti concittadini di Lequile, con il loro sostegno, a permettere la realizzazione della festa patronale; la comunità tutta con la sua devozione tramandata negli anni ha fatto di San Vito un santo speciale, che si inserisce in una dimensione spirituale, aggregativa e sociale.

L’arcivescovo Michele Seccia ha presieduto la santa messa vespertina di domenica 23 giugno, alla presenza delle autorità civili e militari ed ha chiesto a San Vito di aiutare i credenti a cercare la santità nella vita quotidiana e di diventare testimoni della fede in Dio.

Tra le manifestazioni più importanti, il corteo storico per le vie del paese, che rievoca l’arrivo delle reliquie di San Vito in paese, in collaborazione con la scuola primaria e oltre 100 figuranti, l’infiorata allestita sul piano stradale di Via Magenta, anche questa con la collaborazione della scuola primaria e secondaria di 1° grado oltre ai gruppi parrocchiali e associativi di Lequile.

La chiusura della festa con i fuochi d’artificio di domenica 23 giugno e gli spettacoli di venerdì 28 giugno con il concerto del coro della Deputazione e sabato 29 con quello dei Pizzicati official in largo San Vito. Ieri la santa messa presso la chiesa di San Vito e rientro della statua in chiesa madre.

 

 

 

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