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Le famiglie della parrocchia Spirito Santo su invito del loro parroco don Andrea Zonno hanno trascorso ieri una piacevole esperienza nelle campagne di Lequile.

La località da raggiungere è stata la Masseria Vittorio, vecchia fattoria vinicola, in cui si è celebrata la Santa Messa. Il raduno è avvenuto presso il piazzale della chiesa parrocchiale dello Spirito Santo e in fila tutti quanti, pedalando con la propria bici, accompagnati dagli organizzatori e da una unità mobile per le emergenze, messa a disposizione della ditta Gravina; il servizio pubblico è stato garantito dalla Polizia Municipale, dalla Protezione Civile e dal dott. Roberto Buttazzo per il primo soccorso.

L’idea sviluppata da don Andrea è stata condivisa con il Consiglio pastorale della parrocchia ed ogni referente ha contribuito nella riuscita di questa avventura di “cammino parrocchiale”. La partecipazione numerosa delle famiglie ha reso la domenica unica. La santa messa è stata celebrata all’aperto alla presenza di molti fedeli, parrocchiani e non, hanno partecipato diverse associazioni: l’Associazione guide e scouts cattolici italiani (Agesci) rappresentanza del gruppo di Lequile, la Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab), il gruppo di Azione cattolica, di catechesi e di tutti gli altri presenti nella comunità parrocchiale, il gruppo della Deputazione di San Vito e di altre associazioni vicine alla parrocchia dello Spirito Santo.

Piccoli, giovani ed adulti tutti insieme hanno vissuto un momento di preghiera e di condivisione fraterna. “quanti Lazzaro conosciamo? - ha domandato don Andrea durante l’omelia -. Il Lazzaro del Vangelo che noi conosciamo è quello di Betania, fratello di Marta e di Maria, che viene resuscitato da Gesù, il cui significato del suo nome ‘Dio aiuta’, mette in evidenza la misericordia e la pietà verso i poveri… Gesù tanto ha fatto per far capire agli uomini la differenza tra Lazzaro e il ricco epulone… Noi siamo dalla parte di Lazzaro o del ricco epulone? La nostra vita ci basta semplicemente per tutto quello che vogliamo o per quello che ci viene chiesto? La nostra disponibilità è sempre aperta verso gli altri? Abbiamo bisogno di ascoltare meglio, non c’è una povertà del senza soliti ma c’è una povertà di rapporti, di relazioni, quanta gente vorrebbe essere amata e non lo è… perché? Il nostro grande amore è conoscere Lui e studiare al meglio le nostre relazioni verso chi ha bisogno…”.

Il momento della messa ha riempito di gioia tutti i presenti e alla fine della celebrazione si è svolto un gradito aperitivo offerto dalla struttura ospitante.

 

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