Mancano solo i dettagli per l’accensione della fòcara in onore di San Lorenzo Martire che a Lizzanello si festeggia ogni 18 Gennaio, alla vigilia del Patrocinio.
Questa sera alle 20 la statua del Santo protettore dei lizzanellesi raggiungerà largo “Donizetti” dove i volontari dell’Associazione Licyanellum hanno allestito il tradizionale falò. “Spinti da un forte attaccamento alle tradizioni – spiega Maria Rosaria Manti, presidente dell’associazione – abbiamo deciso, di concerto con la parrocchia di organizzare questo evento che è impensabile che manchi nel calendario degli eventi della nostra comunità. La festa è molto sentita e di fatti la partecipazione è stata tanta, siamo veramente soddisfati. Oltre alle offerte spontanee della gente, anche mano d’opera e aiuti di ogni tipo ci hanno permesso di realizzarla.” Insieme all’associazione Licyanellum anche l’associazione Legio II Augusta e FotoVideoSpot di Cosimo Brandi. “Fondamentale in queste occasioni – continua Manti – è la collaborazione tra le varie realtà presenti, quindi ci tengo a ringraziare la “Legio” che curerà un corteo storico che anticipa la processione, Cosimino che insieme a don Francesco e il patrocinio del Comune, danno completezza alla manifestazione.”
Uno spettacolo pirotecnico permetterà, come da rituale, l’accensione della fòcara che vedrà in cima alle fascine una rappresentazione della statua di San Lorenzo, gelosamente custodita dai lizzanellesi i quali, affezionatissimi ne posseggono tutti una immagine in casa. La statua l’unica raffigurante San Lorenzo in gloria, su una nuvola e contornato da angeli risale al 1700, recentemente è stata restaurata dalla sovrintendenza della Provincia di Lecce che ha raccomandato la massima prudenza nell’esposizione della stessa. Detto fatto, anni fa l’associazione Orfeo ha finanziato la realizzazione di un’altra statua in cartapesta, realizzata dal lizzanellese doc Lorenzo Calogiuri.
Narra la leggenda che la vecchia statua, ora conservata nella chiesa parrocchiale, era diretta a Sogliano Cavour che ha come protettore San Lorenzo. Il carro però, arrivato nella piazza del piccolo borgo di Lizzanello, non riesce più a spostarsi, forse a causa del pantano della strada. I lizzanellesi se ne innamorano e colgono in questo fatto la volontà dello stesso santo di non volersi spostare dal loro paese. Proprio lì sorge oggi la “colonna di San Lorenzo”, realizzata nel 1869 in pietra leccese come omaggio a San Lorenzo che salvò i lizzanellesi da una violenta epidemia di colera nel 1867. La fòcara invece viene accesa per ringraziare San Lorenzo dalla scampata morte da un terremoto notturno che colpì la penisola salentina nello scorso secolo. I popolani per scaldarsi dal freddo di gennaio accendevano piccoli fuochi per le strade. Da quel giorno la tradizione vuole l’accensione di un unico fuoco come rendimento di grazie al santo protettore per lo scampato pericolo.