Ultimo appuntamento della Terza Stagione concertistica “I concerti del De Giorgi”, organizzata dall’Istituto Comprensivo “Cosimo De Giorgi” di Lizzanello e Merine, sotto la direzione artistica del professor Giuseppe Lattante, in collaborazione con il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce.
Domani alle 20, nel chiostro dei Teatini, le alunne e gli alunni del Comprensivo, diretti dalla professoressa Maria Grazia Seminara replicheranno l’operetta Brundibàr, già messa in scena in occasione della Giornata della memoria presso il Centro Polifunzionale “Ennio De Giorgi” a Lizzanello e, in stralcio, presso la Sala degli specchi del Palazzo della Prefettura di Lecce. Si tratta di un’operetta scritta da Hans Krasa, musicista ceco ebreo morto ad Auschtwitz. Conosciuta in tutto il mondo, Brundibar fu rappresentata oltre 50 volte nel ghetto di Terezin con bambini protagonisti ogni volta diversi poiché i precedenti nel frattempo venivano uccisi o deportati nei campi di sterminio. A Terezin, nei pressi di Praga, tra il 1941 e il 1945 fu internato «il fior fiore degli intellettuali ebrei mitteleuropei, pittori, scrittori, musicisti» e con «una forte presenza di bambini» (da Il Requiem di Terezin, di Josef Bor). Il nome Brundibàr deriva dal gergo cecoslovacco per definire il bombo.
“Si è deciso di riproporla fuori stagione per sottolineare l’universalità del valore del far memoria, che deve superare la mera commemorazione per diventare strumento di interpretazione della realtà e di prevenzione delle atrocità commesse in passato - afferma la dirigente scolastica Maria Assunta Corsini, spiegando la trama e il significato dell’operetta. “I due protagonisti, Aninka e Pepiček, orfani di padre, cercano del latte per la madre malata. Non avendo soldi per pagarlo cantano una filastrocca per chiedere l’elemosina dei passanti, ma vengono cacciati dal malvagio suonatore d’organetto Brundibár. Durante la notte gli animali decidono di aiutarli e chiedono agli scolari del paese di formare un coro che abbia una voce più potente di quella di Brundibár. I bambini riescono a scacciare il suonatore e a curare la mamma malata. È evidente l’allegoria per cui l’operetta nel campo di concentramento di Terezín divenne un simbolo di resistenza”.
Durante lo spettacolo verranno replicate anche altre due performance delle alunne e degli alunni, dai 3 ai 14 anni: l’Ecoband del “De Giorgi”, che quest’anno ha ricevuto una menzione speciale all’interno del contest Col Remo della rete “Il Veliero Parlante” per l’inclusività e la coerenza con la tematica del Mediterraneo, avendo suonato e cantato la canzone “Che Mediterraneo sia” di Eugenio Bennato, utilizzando strumenti musicali costruiti con materiale di risulta e il Coro dei bambini della scuola dell’infanzia, che, accompagnati dai flautisti della scuola secondaria di primo grado replicheranno la performance“Nella Tempesta” già messa in scena durante la settimana del “Veliero” sul tema tristemente attuale dei migranti. Le tre performances sono accomunate non solo dalla tematica dell’accoglienza e della condanna di ogni forma di intolleranza e di sopraffazione, ma anche dalla metodologia cooperativa utilizzata dai docenti, che è stata guidata da tre criteri di qualità: la verticalità, la trasversalità e l’inclusività.
La manifestazione si concluderà con la consegna degli attestati di merito alle alunne e agli alunni che durante l’anno scolastico si sono distinti in diverse discipline a livello locale e non, alla presenza di diverse autorità, fra cui il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale per la Provincia di Lecce Vincenzo Melilli. L’ingresso è libero.