L’emozione e la gioia erano impressi sui volti di tutti i merinesi che ieri sera si sono ritrovati, anche se solo spiritualmente, e hanno partecipato (collegandosi alla diretta trasmessa dalla pagina Facebook della parrocchia Santa Maria delle Grazie) all’atto di affidamento e di consacrazione dell’intera comunità alla Vergine Maria, unitamente al proprio parroco don Luca Nestola, nello stesso grido di speranza.
Don Luca ha voluto celebrare questo momento di preghiera in memoria di San Giovanni Paolo II, titolare della chiesa parrocchiale di Merine: il Papa polacco, infatti, alle 21:37 del 2 aprile 2005 veniva accolto dal Signore nella dimora celeste.
La vita di Giovanni Paolo II è stata profondamente segnata dalla presenza mariana: tanti sono stati i segni e i simboli che hanno costituito questo intenso legame tra il Santo e la Madonna, alla quale egli aveva dedicato il proprio motto apostolico “Totus Tuus” che significa “Tutto Tuo” ed esprime esattamente la sua forte devozione alla Vergine Santa.
“Si riveli, ancora una volta, nella storia del mondo, l’infinita potenza dell’Amore Misericordioso! Che esso fermi il male! Trasformi le coscienze! Nel tuo Cuore Immacolato si sveli per tutti la luce della Speranza!” sono state le parole finali di una solenne celebrazione tenuta da Papa Wojtyla in piazza San Pietro il 25 Marzo 1984 e che ieri sera sono riecheggiate, all’inizio della diretta Facebook, sul sagrato della chiesa parrocchiale di Merine.
In questo giorno simbolico, don Luca ha voluto raccogliere spiritualmente l’intera comunità perché tutti insieme potessero, con il proprio cuore, implorare la benedizione di Maria che da sempre Merine venera come sua patrona.
Il parroco, in ginocchio e in rappresentanza della sua comunità, ha dato inizio al breve, ma significativo momento di preghiera leggendo il passo dal Vangelo secondo Giovanni in cui il Cristo, nel momento supremo della Redenzione, lascia intendere che da quell’istante Maria è costituita Madre di coloro che verranno nella Chiesa e sta, quindi, a tutti noi, come discepoli di Gesù, accogliere Maria come nostra preziosa e vera Madre nello spazio della nostra vita interiore.
“Ci consacriamo incondizionatamente a Te e ci abbandoniamo al Tuo amore di Madre” queste sono le parole della supplica di don Luca, il quale ha voluto rivolgersi alla Madre di Dio. “Tu che conosci i bisogni del momento presente, veglia sulle nostre case, sui nostri ammalati, sugli anziani, sui genitori, sui giovani, sui bambini. Invochiamo il Tuo aiuto e la Tua protezione sul mondo intero flagellato dal Coronavirus, sulla nostra Italia e sulla nostra terra. Sostieni i medici, il personale sanitario e tutti coloro che in questo momento si preoccupano per la sorte di tante sorelle e fratelli. Guidali e sostienili nelle difficoltà. Tu sei stata Assunta in Cielo in anima e corpo, sei Onnipotente per grazia. Ascolti ogni nostro sospiro e ogni nostro pensiero. Tu conosci tutto di noi perché non ci perdi mai di vista. Aiutaci e liberaci dai pericoli che incombono su di noi e sui nostri cari. O Madre Santissima, ti chiediamo in ginocchio di farci questa grazia.”
Don Luca ha concluso questo gesto rivolgendo un monito all’intera comunità: l’impegno a vivere come veri figli di Maria, pregare e perseverare ogni giorno, ascoltare la Parola del Signore e cercare di metterla in pratica; l’impegno ad amarsi, rispettarsi e perdonarsi reciprocamente; l’impegno a pronunciare quotidianamente il nostro “Totus Tuus Maria”. Solo credendo fermamente nell’amore della Madre di Dio, possiamo essere certi che, nonostante la situazione di emergenza sanitaria mondiale causata dal Covid-19, ancora una volta, Lei stenderà il suo manto glorioso su ognuno di noi e ci soccorrerà.