Domani 11 maggio iniziano a Melendugno i festeggiamenti in onore della Madonna di Roca, tornando a far vivere questa tradizione che racconta le origini della comunità locale.
Dopo le comunità di Vernole e Calimera, anche quella di Melendugno torna ad onorare la Vergine Maria, rivivendo il pellegrinaggio fino al santuario diocesano di Roca. “anche quest’anno ci ritroviamo per i festeggiamenti della Madonna di Roca, festa che prevede il tradizionale pellegrinaggio presso il santuario di Roca, momento in cui i devoti del nostro paese si rivolgono in maniera particolare alla nostra Mamma celeste affidandole quello che hanno nel cuore. Ma per onorare la devozione che abbiamo nei confronti di Maria non dobbiamo dimenticare quello che Dio comunica a ciascuno di noi attraverso la sua Parola. Nel brano dell’Annunciazione alla Vergine Maria, l’Angelo non appare mentre Maria è in preghiera, bensì appare mentre Maria è in casa e sta vivendo la sua quotidianità. Questo ci fa capire che incontriamo Dio dappertutto e non solo durante le celebrazioni, pertanto guardiamo a Maria e lasciamoci incontrare da Dio ovunque siamo. Se pensiamo di poter incontrare Dio solo quando siamo in chiesa, significa che non abbiamo ancora incontrato il Dio di Gesù Cristo: Dio lo incontriamo si in chiesa, ma ci chiede di incontrarlo anche nell’abbraccio di una persona cara, in una parola di consolazione, in un gesto di affetto reciproco oppure semplicemente nel sorriso di un bambino o di un adulto” ha annunciato il parroco don Salvatore Scardino, concludendo: “Ancora una volta ispiriamoci seguendo l’esempio che ci ha dato Maria con la sua vita e chiediamo la protezione della nostra Madonna per le famiglie della nostra comunità e del mondo intero”.
Sabato sera, dopo la messa vespertina che sarà celebrata in chiesa madre, si terrà la solenne processione con l’immagine della Madonna di Roca. Ricco è anche il programma dei festeggiamenti civili, tra i vari appuntamenti spicca sabato sera la commedia in dialetto di Chiara Caniato, intitolata “le ulie te la discordia”