Il cambio della guardia alla guida di una parrocchia è da sempre un momento emozionante. La nostalgia di interrompere la quotidianità vissuta con il parroco uscente lascia spazio ad una gioia turbolenta e ad una curiosità che profuma di voglia di ricominciare da dove si era lasciato.

Dal clima festante sembrava che la Visita Pastorale non fosse finita perché ancora una volta l’arcivescovo Michele Seccia si è sentito parte della comunità di San Pietro in Lama, questa volta non solo come membro ma anche come padre che introduce uno dei propri figli alla guida della stessa comunità.

Una celebrazione sobria, curata nei minimi dettagli, ha accompagnato il rito dell’ingresso del nuovo parroco. L’arcivescovo nella sua omelia ha voluto ribadire ancora una volta l’importanza del ministero del sacerdozio e la bellezza insita nei cambi dei parroci, ma soprattutto che comunità è famiglia e ogni famiglia è comunità.

Al termine della celebrazione il sindaco Vito Mello ha salutato don Massimiliano Mazzotta a nome di tutti i cittadini accogliendolo in un “piccolo borgo che racchiude tante meraviglie”. Così come Mariaelena Della Bona, a nome del Consiglio pastorale parrocchiale, ha meravigliosamente descritto la bellezza della fede dei cittadini di San Pietro associandola all'unicità dei capitelli e dei ricami barocchi della chiesa matrice.

Ma il momento più bello è stato sicuramente quando don Massimiliano, visibilmente commosso e con sincera umiltà, ha affermato “con gioia e timore ho accettato di essere parroco. Vengo tra voi con il desiderio di servire questa comunità e vi dico fin da subito il mio grande sogno di essere partecipe di una comunità che vuole essere una famiglia alla ricerca del Signore”.

Famiglia che immediatamente si è riunita intorno al suo nuovo pastore, festeggiandolo, tra cori dei suoi ex alunni e sorrisi dilaganti e facendolo fin da subito sentire parte di questa piccola allegra comunità.

E non poteva di certo mancare un BeReal., perché tra i giovani don Max è di casa!