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L’ultimo viaggio, quello dalla sua casa alla chiesa madre dove oggi, poco dopo le 16, sono state celebrate le esequie, Giulia lo ha percorso circondata dall'affetto e dal dolore dei suoi genitori, dei suoi familiari e di tantissimi amici che hanno voluto partecipare al corteo funebre per manifestare vicinanza alla famiglia.

 

La bara bianca, portata in spalla da familiari e amici, è giunta in una chiesa straripante di giovani dove don Benedetto Strumiello, che ha celebrato le esequie, visibilmente commosso, ha manifestato dolore e tristezza per Giulia che ha lasciato prematuramente questa terra.

“In questi momenti – ha detto nell'omelia - due sono gli atteggiamenti che dovremmo avere: innanzitutto il silenzio e poi la preghiera. Il silenzio perché cosa si può dire mai? Non un silenzio vuoto, però, ma pieno di affetto e amore soprattutto nei confronti di Giulia. Poi la preghiera: siamo tutti figli di Dio e battezzati; la preghiera ci deve sostenere; la fede in Gesù che ci da conforto e sostegno sia la nostra roccia, solo Lui può darci quel conforto che cerchiamo.”

Il sacerdote si è rivolto ai tanti giovani presenti in chiesa: “la vostra presenza a questa celebrazione indica che nel profondo del cuore c’è il desiderio di esprimere a Giulia il vostro affetto e ai suoi genitori la vostra vicinanza, il vostro sostegno e conforto”.

Prendendo spunto dal passo del Vangelo ascoltato durante la messa nel quale Gesù esortava i propri discepoli ad essere pronti e attenti, rivolgendosi ancora ai giovani ha detto: “la vita è un dono che il Signore, tramite i nostri genitori, ci ha dato; per questo dobbiamo ringraziare Dio e in nostri genitori. Gli eventi della vita, però, ci fanno comprendere la fragilità della nostra condizione umana.”

Ha spronato i giovani presenti ad aver cura della propria vita che ha paragonato ad un vaso di vetro che può rompersi con un solo urto. “Pensare al valore della vita - ha detto - significa aver cura della nostra vita e di quella degli altri; non siamo padroni della nostra vita, non siamo onnipotenti e non possiamo fare tutto quello che vogliamo, dobbiamo stare attenti e prenderci cura della nostra esistenza e di quella degli altri”.

Al termine dell’omelia si è rivolto a Giulia: “Prega per noi, dacci forza, e dai forza soprattutto ai tuoi genitori, ai tuoi amici; possano comprendere il valore della fede e della preghiera”.

Prima di uscire in piazza per riprendere il viaggio verso il cimitero, il padre ha rivolto un appello accorato e coraggioso ai giovani presenti: “Noi genitori di figli morti sulla strada vi diciamo: giovani per favore ascoltateci”.

L’uscita della salma dalla chiesa è stata accompagnata da un lungo applauso dei presenti e da tanti palloncini bianchi a forma di cuore insieme ad uno più grande e rosso con il nome di Giulia che sono stati lasciati volare in cielo.

 

Forum Famiglie Puglia