L’occasione è veramente di quelle importanti, da non perdere. E a renderla tale sarà la presenza dell’organista ufficiale delle celebrazioni liturgiche del Santo Padre, il maestro Josep Solé Coll.
A lui è stato affidato il concerto di inaugurazione del ripristinato organo monumentale “Inzoli”, installato dalla ditta cremasca nel 1962, presso la chiesa di Sant’Antonio Abate in Novoli.
Un evento che, ciliegina sulla torta, domani 31 gennaio, alle 19.30, andrà a chiudere, in maniera solenne, le importanti celebrazioni in onore del santo del fuoco appena terminate.
Dopo 25 anni di abbandono e desolato silenzio, le circa mille canne torneranno a risuonare tra le volte e le arcate del santuario novolese al termine di un sapiente, delicato e certosino lavoro portato avanti per diversi mesi dalla ditta Gianni Rega, di Bari.
Il tutto grazie alla sensibilità del parroco don Luigi Lezzi che, coadiuvato da un tenace gruppo di collaboratori, insieme hanno messo in moto la macchina organizzativa reperendo, nel frattempo, le offerte, anche cospicue, di tanti devoti e fedeli novolesi la cui pronta generosità è risultata essere espressione concreta della propria devozione al loro protettore.
I lavori di ripristino, dunque, permetteranno allo strumento di tornare a ri-unirsi all’importante patrimonio organaro di Novoli costituito da altri tre organi monumentali a canne: l’antico organo positivo della ditta Toselli di Bari, risalente alla seconda metà dell’800 e installato presso la chiesa della Mater Dei (oggi detta dell’Immacolata) e gli altri due organi “Inzoli”, installati rispettivamente presso la chiesa dei Padri Passionisti nel 1959 e presso la chiesa matrice di Sant’Andrea Apostolo, anche quest’ultimo nel 1962.
Come gli altri strumenti, anche il monumentale organo del santuario novolese non solo recupererà il suo compito cultuale, così come raccomandato sia dal documento Sacrosanctum Concilium, al n.120 del capitolo VI riguardante la musica sacra, sia dal n. 62 del capitolo VIII del documento Musicam Sacram: “Nella Chiesa latina si abbia in grande onore l'organo a canne, strumento musicale tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere un notevole splendore alle cerimonie della Chiesa, e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle cose celesti.”.
Lo stesso, contemporaneamente, potrà tornare ad essere anche strumento culturale, capace di creare occasioni tali da far conoscere e apprezzare le varie pagine di letteratura organistica e musicale in genere.
Di fatto, sarà anche questo il motivo della presenza autorevole del maestro Solé Coll alla serata di inaugurazione.
Il musicista di origini spagnole delizierà il pubblico con un programma che prevede una serie di brani composti da J.S. Bach, in particolare la famosa Toccata e fuga in re minore (BWV 565) e la Toccata “dorica” e fuga (BWV 538) e un momento centrale destinato ad un omaggio musicale al grande organista Marco E. Bossi in occasione dei cento anni dalla morte, avvenuta esattamente il 20 febbraio 1925.