A conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, due appuntamenti organizzati dall’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso hanno visto coinvolta la comunità diocesana e le comunità parrocchiali interessate: si tratta di due incontri, il 23 e il 24 gennaio scorsi.
Il primo si è tenuto a San Pietro Vernotico, nella parrocchia di San Giovanni Bosco. Accolti con grande cordialità dal Parroco, don Alessandro Mele, che ha preparato la comunità a questo momento. Protagonista indiscusso della serata è stato lo Spirito Santo che ha raccolto in unità i fratelli pentecostali della Chiesa “Gesù è il Signore” di Surbo, guidati dal Pastore Tommaso Carpino e dai fratelli cattolici. Il Pastore Tommaso ha guidato i presenti all’ascolto, all’approfondimento del brano giovanneo della “Risurrezione” di Lazzaro (11,1-44), raccontando la sua esperienza di conversione e l’esperienza comunitaria che conduce insieme ai fratelli della sua Chiesa. Il Pastore Tommaso ha cercato di incoraggiare tutti a scegliere di “arrendersi a Cristo”, abbandonarsi a lui, affidandosi completamente alla sua bontà e alla sua misericordia.
L’indomani, invece, appuntamento a San Cesario, presso la chiesa di San Giovanni Evangelista. La chiesa è di proprietà del comune - era presente anche il sindaco - che di concerto con la parrocchia di Santa Maria delle Grazie, ha provveduto all’apertura del luogo di culto. La parrocchia ha promosso l’incontro organizzato dall’Ufficio diocesano che ha invitato Papas Giovanni Giannoccolo del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, la prof.ssa Isabella Oztasciyan Bernardini e la prof.ssa Maria Rita Tarantino storica dell’arte ed esperta di storia locale. Amici sempre graditi che hanno partecipato: Papas Nik Pace accompagnato dal cantore Massimo Vergari.
Quest’incontro, aperto dalla preghiera di Papas Giovanni, ha visto svilupparsi una intensa riflessione della prof.ssa Oztasciyan Bernardini che, alternando riflessioni spirituali e storiche ad esperienze autobiografiche, ha offerto un quadro completo su questioni come i concili, il rapporto tra Roma e Costantinopoli, l’influenza politica sulle Chiese Ortodosse. La prof.ssa Tarantino ha regalato ai presenti una dettagliata descrizione del doppio ciclo di affreschi che si trovano nella piccola chiesa, testimonianza della presenza del rito orientale nelle nostre terre. La chiesa, che ha subito radicali rimaneggiamenti dovuti all’imposizione del rito latino, ha però conservato diverse tracce che esprimono chiaramente la sua identità originaria, come quelli che appaiono esser stati un diakonikon e una prothesis, una teoria di santi cari alla spiritualità orientale, come Nicola di Myra, Caterina d’Alessandria, Teodoro d’Amasea, Giorgio, Anastasia ed altri. Il ciclo cristologico presenta tutte le peculiarità orientali: una fra tante l’affresco della Risurrezione o, meglio, dell’Anastasi, cioè della Discesa agli Inferi del Cristo e della liberazione dell’umanità.
Con l’augurio che, terminati gli appuntamenti, rimanga acceso in tutti il desiderio di continuare a costruire rapporti che possano rappresentare trampolini di lancio per un cammino di maggiore unità e condivisione.