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Dalla tutela della dignità di ogni donna e di ogni uomo alla promozione di una cultura dell’accoglienza nei confronti dei più deboli. Ecco i Cav(Centri di aiuto alla vita), sedi operative del Movimento per la vita realizzati per fornire un supporto alle donne che vivono una gravidanza difficile o inattesa.

 

 

Gli operatori del Cav di Lecce già da molti anni operano in difesa della cultura della vita attraverso aiuti concreti volti in difesa della vita. 

Elencare numeri e risultati deve far riscoprire il significato dello “stare accanto”, il valore della presenza com-passionevole che restituisce la fiducia nel futuro spesso oscurata dalle fragilità e/o soffocata da sofferenze e rifiuti, quasi sempre da scoprire dietro la richiesta di “cose” necessarie alla sopravvivenza. “La vita non è un oggetto da possedere o un manufatto da produrre, è piuttosto una promessa di bene, a cui possiamo partecipare, decidendo di aprirle le porte”. Le parole dei vescovi richiamano la cifra e lo stile dell’essere e dell’agire al Centro di aiuto alla vita: luogo e comunità che, facendo proprie le parole dell’accoglienza, della gratuità, della generosità, cerca percorsi di prossimità che sappiano farsi carico dei “piccoli e dei deboli”, diventando “grembo” capace di proteggere e rigenerare.

Accogliere, prendersi cura, lasciare andare, per far crescere: sono le azioni che definiscono l’agire materno e ci piace pensare che rappresentino anche il nostro essere al Cav.

 

 

ASCOLTO IN SEDE

Lo sportello-ascolto esprime concretamente il significato del nostro servizio alla vita: un luogo dove le persone arrivano con un carico spesso pesante di sofferenze e di bisogni quindi di necessità primarie. Con la presenza, l’ascolto cordiale e l’attenzione diventa uno spazio e un tempo di sosta che apre relazioni, favorisce la tessitura di rapporti, incoraggia a raccontarsi al di là delle richieste immediate.

Dal colloquio emergono difficoltà economiche e sociali, storie di povertà, di solitudine, di umiliazioni e rifiuti, disorientamento fino alla disperazione. Ne risentono anche le relazioni familiari, che diventano instabili perché molti padri si allontanano inseguendo promesse di lavoro, oppure si disgregano per comportamenti aggressivi e/o abusanti dei quali in genere sono vittime i soggetti più deboli, donne e bambini. 

Vediamo però anche tanta voglia di combattere e resistere per il proprio riscatto e la difesa della propria famiglia e dei propri figli. Aiutare ciascuna persona a scoprire questa risorsa è il compito più importante a cui si sente chiamato il CAV con l’obiettivo non solo di consegnare “cose” ma anche di offrire strumenti per recuperare fiducia, autostima, prospettive per una dignitosa autonomia. Obiettivo complesso che richiede un paziente impegno a vari livelli, a partire dall’accoglienza della persona; viene poi l’individuazione di un percorso personalizzato di aiuti, quindi la costruzione di reti adeguate con i servizi territoriali, sempre ponendo al centro la singolarità della persona.

Da luglio 2024 per ogni donna viene compilata una scheda che da quest’anno 2025 sarà inserita nell’Archivio Cav 3 attraverso il portale on-line del Movimento per la vita italiano.

Sono state 125 le donne che si sono rivolte allo sportello di cui 30 donne per buoni farmacia, 4 Progetti Gemma, per n. 173 i bambini che abbiamo avuto la gioia di sostenere nella nascita e nella crescita.

Abbiamo distribuito pacchi di pannolini; corredini nuovi completati da pannolini, creme, biberon per i nascituri e attrezzature: trio (carrozzine, passeggini, sediolini per auto, lettini, cullette, sedioloni  abbiamofornito anche latte e prodotti per la prima infanzia (omogeneizzati, pappe, biscotti ). Giocattoli, libricini, zaini, colori, attrezzature scolastiche, abbigliamento per tutte le stagioni, scarpe ecc. 

Il Cav può offrire buoni farmacia finalizzati all’acquisto di beni di prima necessità per i bambini appartenenti a famiglie con un ISEE molto basso (€2.500,00 annui) per un importo mensile di € 50,00 per 6 mesi e fino al compimento dell’anno di vita.

Tutto questo è reso possibile grazie ai fondi del 5 per mille, ai fondi che annualmente ci dà la diocesi di Lecce e grazie anche alle donazioni, ed alle iniziative di raccolta fondi. Per la prima volta abbiamo aderito alla Giornate mondiale dei bambini e delle bambine nello scorso maggio, promossa e ideata da Papa Francesco e, per l’occasione ci siamo fatti “conoscere”: Anche questo ha significato la promozione di una Chiesa in uscita.

Dallo scorso giugno con delibera del direttore generale della Asl Lecce il Cav di Lecce fa parte del Comitato consultivo misto (Ccm) organo di raccordo importantissimo tra la Asl, i cittadini ed il Terzo settore che si occupa delle problematiche sociali e di salute dei cittadini, un importante passo verso il riconoscimento della presenza del Cav e del significato profondo della vita sin dal suo concepimento all’interno del contesto sanitario.

 

 

PROGETTI GEMMA E SOSTEGNI ALLA MATERNITÀ

Quando una mamma sta vivendo una gravidanza difficile il Progetto Gemma si configura come un servizio di adozione prenatale a distanza che offre ad una mamma un sostegno economico che le può consentire di portare a termine con serenità il periodo di gravidanza fino al primo compleanno del bambino.

È di questi giorni la bellissima notizia che il Cav di Lecce ha vinto il Premio nazionale “Gigliola Giacomello” Centro di Aiuto alla Vita o.d.v. Lonigo in favore di una mamma di un Progetto Gemma il cui caso era stato presentato e recepito come “veramente toccante” per cui gli organizzatori hanno assegnato un premio in denaro per essere “vicini” ed essere “comunità”. 

Questo e tanto di più è il Cav di Lecce. Siamo consapevoli del mistero dell’uomo e della donna, esseri umani che costituiscono il prodigio più grande dell’universo, in questo prodigio si accendono misteriosamente coscienza, espressione, esperienza, nostalgie, tragedie e dedizioni d’amore che fanno delle donne e degli uomini - errori e dolori compresi - la parte più nobile della creazione.

Noi nel nostro piccolo cerchiamo di fare la nostra parte per difendere la vita, per valorizzare la dignità dell’essere donna, per dare un’opportunità per sperare.

Con questa speranza siamo tutti inviati da Dio e rispondiamo su quanta vita portiamo nel mondo.

Con questa speranza l’1 e 2 febbraio noi volontari e volontarie del Cav offriremo una primula, simbolo della vita nascente, fiore semplice ed umile ma ricco della sua variegata bellezza. Ma di questo parleremo domani.

 

 

*presidente del Cav di Lecce

 

 

Forum Famiglie Puglia